Il declino dei 5 Stelle e il destino politico di Conte

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La pandemia ha messo in crisi convinzioni e stili di vita; ma il contagio ha coinvolto pure un soggetto già di per se, per patologie annose, fragile e, cioè, il sistema attuale dei partiti facendone emergere le criticità più profonde e l’inconsistenza di certe utopie.

Il fenomeno ha riguardato soprattutto i soggetti politici nati e prosperati sull’onda del discredito costante dei partiti storici e delle istituzioni: i germi della dissoluzione del sistema che ne conseguiva ha però dato frutti perversi, avvinghiando nelle sue spire proprio coloro che si ponevano come protagonisti e fruitori del grande cambiamento.

 

L’evanescenza delle utopie pentastellate

Questo processo perverso è infatti quello che sta corrodendo e distruggendo entità, ruolo e consenso del Movimento 5 Stelle: una corazzata politica che pareva invincibile appena pochi anni fa dopo il grande consenso ottenuto nell’elezioni politiche.

Si sta dimostrando come siano destinati a breve vita alternative utopistiche e spesso anche avventurose e semplicistiche e anche  quanto sia imprudente  pensare di governare una società complessa come la nostra senza tener conto della storia del Paese, delle identità del pluralismo sociale, delle regole e dei condizionamenti che nascono dalle relazioni europee ed internazionali e da una economia che deve fare i conti con la globalizzazione.

 

Non si distrugge il passato

Nulla di nuovo, per chi conosce la storia: proprio in quest’anno nel quale si ricorda la scomparsa di Napoleone Bonaparte sarebbe da ricordare come dalla rivoluzione francese è dagli eccessi del furore giacobino siano nati, per reazione, il Direttorio, poi il Consolato e infine l’Impero.

Purtroppo viviamo in tempi nei quali si è pensato che la priorità dovesse essere la distruzione del passato nell’illusione di costruire un avvenire basato sull’esplosione dei diritti e l’assenza dei doveri. Non è senza significato che sia toccato ancora una volta ad un grande banchiere e uomo delle istituzioni restaurare efficienza, doveri, professionalità.

Dispiace anche che questa scomposta eclissi del M5S travolga una persona moderata e preparata come Giuseppe Conte, al quale si può solo fare un augurio: che dall’attuale caos possa nascere una nuova forza politica moderata e riformista.