L’interesse dell’Italia nei confronti dei temi ambientali è sicuramente in crescita come testimoniano sia il neo Ministero della Transizione Ecologica sia le importanti voci del PNRR, ma soprattutto le iniziative virtuose di reingegnerizzazione dei processi produttivi per il riuso e il riciclo da parte delle aziende produttrici. Eccone alcuni esempi industriali.
Carbonio trasformato in gas refrigerante
Tenaris, Saipem e SIAD hanno dato vita ad un ambizioso progetto per catturare oltre 30 tonnellate di diossido di carbonio al giorno prodotto dalla fabbrica Tenaris a Dalmine (BR), immagazzinarlo e distribuirlo come gas refrigerante a ridotto impatto ambientale alle vicine industrie alimentari, coltivazioni, impianti di trattamento delle acque, imprese per la lavorazione dei metalli ed impiegato. La roadmap del progetto punta al taglio del -30% delle emissioni di Co2 entro il 2030, obiettivo perfettamente in linea con gli altri player del mercato mondiale come USA, Brasile e Russia, dove l’impiego del calore di scarto delle fabbriche evita già ogni anno il ricorso a decine di tonnellate di sostanze tossiche.
Due storie di plastica riciclata al 100%
Ferrarelle è l’unica azienda italiana a possedere dal 2017 un impianto completo di smistamento e riciclo delle bottiglie in plastica che permette la produzione di bottiglie in Recycled-PET (dal 50 al 100% di plastica riciclata) oltre a contare su una alimentazione elettrica proveniente da fonti di energia rinnovabile per l’86%. Il modello di sviluppo ricalca gli obiettivi già tracciati dall’Ue per il 2030 impiegando su più fronti lo sforzo e l’impegno al green con oltre 20 tonnellate di plastica rientrata nel circolo produttivo in un singolo anno. Un modello di economia circolare cui ispirarsi considerato che ogni anno nel nostro Paese vengono prodotte circa 2 milioni di tonnellate di prodotti di plastica e derivati ma meno della metà vengono effettivamente riciclati.
Coca-Cola HBC Italia, principale imbottigliatore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, ha intenzione di investire oltre 30 milioni di euro per la riapertura e conversione del suo sito produttivo di Gaglianico, in provincia di Biella in un impianto capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove bottiglie in 100% PET riciclato. L’operazione garantirà la riqualificazione dell’intera area di Gaglianico (BI). Adoperando le più moderne tecnologie assicurerà un indotto perfettamente sostenibile sia a livello economico che ambientale.