Un’antica statuetta di Eros che cavalca un delfino e sette teste di toro in terracotta sono state trovate a Paestum È il primo ritrovamento di reperti identificati da un santuario nell’antica città greca.
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha così commentato “Il ritrovamento di centinaia di ex voto, statue e altari nel tempietto di Paestum conferma lo straordinario valore di questo sito e le sue grandi potenzialità sulle quali stiamo lavorando. Poco più di un mese fa mi sono recato a Paestum proprio per verificare lo stato del Parco archeologico e capire tutto quello che si può fare, anche in termini di finanziamenti, per rafforzare le attività di conservazione e di sviluppo dell’area. Ogni scavo che riporta alla luce le testimonianze storiche del passato dimostra l’immensa ricchezza del patrimonio archeologico della nostra nazione di cui c’è ancora molto da scoprire”.
Il ritrovamento è avvenuto intorno a un altare del tempio come se fossero state poste lì a terra in una forma di devozione. Una statuetta di delfino trovata nel primo tesoro di reperti sembra appartenere alla famiglia di ceramisti Avili, la cui presenza non era mai stata documentata prima a Paestum. Secondo la Direttrice del Parco archeologico Tiziana D’Angelo“ “Quello che oggi ci troviamo davanti è il momento in cui il santuario, per motivi ancora tutti da chiarire, viene abbandonato, tra la fine del II e l’inizio del I sec. a C.”
Questo tempio avrebbe come dimensioni molto ridotte( 16 metri per 7) ed è secondo l’ex direttore di Paestum Gabriel Zuchtriegel, “il poù piccolo tempio periptero dorico dell’età ellenistica.Quasi un modello in piccolo del grande tempio di Nettuno,una sorta di missi link tra il VI e V secolo a.C.” Questo dimiostrerebbe che i coloni greci non si ilimtavano a riprodurre i templi della madrepatria ma sviluppavano orginali creazioni architettoniche.