Tra tutte le celebrazioni di giornate dedicati a eventi memorabili, fenomeni sociali, emergenze o campagne di sensibilizzazione di portata mondiale, quella del 5 giugno dedicata all’Ambiente sta assumendo una importanza centrale per la rilevanza dei cataclismi dovuti ai cambiamenti climatici causati dall’inquinamento e dallo sfruttamento sfrenato di suolo e risorse naturali. La Giornata dell’Ambiente è stata istituita nel 1972 dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per sensibilizzare sui temi della tutela e della salvaguardia della Terra sotto lo slogan “Only One Earth”. Perché le celebrazioni non rimanessero solo proclami e belle intenzioni, quest’anno le Amministrazioni dei “Comuni Plastic Free” hanno portato in Parlamento le loro esperienze virtuose con l’obiettivo di ottenere presto norme e decisioni politiche che possano concretamente sostenere un futuro senza rifiuti dispersi nell’ambiente.
I Comuni Plastic free, la Cei, l’Anci
In Italia sono 68 i Comuni che si sono guadagnati questo titolo (Plastic free) per il particolare impegno dimostrato nella lotta contro gli abbandoni illeciti attraverso: la sensibilizzazione del territorio; la collaborazione con l’associazione Plastic Free; la gestione dei rifiuti urbani; le attività virtuose dell’ente. In vista del 5 giugno 90 tra Sindaci e Assessori hanno chiesto un confronto con i parlamentari su due pilastri degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu: la “vita sott’acqua” e la “vita sulla terra”. Cinque le proposte “Plastic Free” che sono state avanzate: la tutela e la salvaguardia dei fiumi, il contrasto all’abbandono degli pneumatici, al volo dei palloncini, all’abbandono dei mozziconi di sigaretta e il protocollo nazionale eco-eventi.
Presente anche la Conferenza Episcopale Italiana, rappresentata da Don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio nazionale per l’Apostolato del Mare, per sostenere una ecologia integrale come cura del mare e del territorio ispirata alla Enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, oltre al delegato ANCI per l’energia e i rifiuti, Carlo Salvemini e il sottosegretario Luigi D’Eramo in rappresentanza del Governo.
Costa: “l’ambiente non ha colori né appartenenze”
Gli amministratori locali hanno chiesto azioni concrete: più controlli e un ruolo attivo della politica nell’imporre leggi che possano aiutare davvero l’ambiente. “Da qui si parte e non si arriva – ha dichiarato il Vicepresidente della Camera è già ministro dell’Ambiente, Sergio Costa –, che la politica ora scenda in campo e imiti i 250 mila volontari che hanno aperto la strada. Parliamo con tutte le forze politiche perché l’ho sempre detto: l’ambiente non ha colori né appartenenze ma respiriamo tutti la stessa aria e ci nutriamo tutti dello stesso cibo contaminato. Perciò ci riguarda. Non abbiamo alternative al seguire questa strada: o lo facciamo, o lo facciamo”.
Volontariato aziendale
Intanto, molte le iniziative ecologiste promosse in Italia per la celebrazione del 5 giugno 2023, come quella della Fondazione iZilove del Gruppo Snaitech, in collaborazione con la onlus Plastic Free, che ha organizzato tre appuntamenti di volontariato aziendale dedicati alla raccolta della plastica. Circa 100 volontari si sono recati a Milano presso il Parco Panza, a Roma presso Villa Torlonia e a Lucca presso la Porta San Donato, tutti insieme per contribuire alla pulizia delle loro città. “Siamo felici – ha commentato l’amministratore delegato, Fabio Schiavolin – che le nostre persone abbiano accolto ancora una volta con grande entusiasmo la possibilità di contribuire in maniera attiva alla tutela dell’ambiente, coinvolgendo in questa attività anche le proprie famiglie”. L’impegno di Snaitech passa anche attraverso l’utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili; l’adesione allo United Nations Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa a livello mondiale dedicata alla sostenibilità aziendale per lo sviluppo, l’attuazione e la divulgazione di pratiche responsabili e il calcolo dello Scope 3, ovvero delle emissioni indirette presenti all’interno della catena del valore, finalizzato a una crescita sostenibile e condivisa.