Stop al Superbonus, comparto edile in frenata

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Mentre il Governo cerca una via di uscita dal labirinto finanziario del Superbonus per l’edilizia, la Confederazione nazionale degli artigiani spiega come il ridimensionamento della misura ora metta a rischio la crescita del settore edile.

Rischio frenata edilizia

 I bonus di riqualificazione degli immobili e in particolare il Superbonus, “sono stati fortemente ridimensionati già con l’ultima legge di Bilancio sia nella dimensione del beneficio e sia nella platea dei potenziali beneficiari, oltre alla cancellazione dell’opzione della cessione del credito”, ricorda la Cna, “Interventi che hanno prodotto una vistosa frenata del comparto costruzioni che è stato il protagonista della accelerazione dell’economia nel biennio 2021-2022”.

Troppe le modifiche

 La Cna non nasconde la sua preoccupazione per gli sviluppi della manovra Finanziaria che proseguirà, stando alle indicazioni del ministero dell’economia, nel ridimensionamento del bonus. “La Confederazione”, osservava infatti, che, “le continue modifiche normative dei bonus hanno prodotto confusione tra le imprese e i cittadini, mentre certezza e stabilità del quadro normativo sono il principale requisito per l’efficacia della misura”. I crediti ancora incagliati La Confederazione ci tiene a far presente che ha più volte proposto il riordino del sistema degli incentivi del comparto casa per renderlo sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato. “Le continue modifiche, in concreto, hanno generato”, secondo la Cna, “il grave problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che ancora non ha trovato soluzione, nonostante l’impegno del Governo che a inizio anno aveva aperto un tavolo tecnico”.

Proroga per i condomini

 Infine lo stop improvviso al 110% attuato nel novembre dell’anno scorso ora, secondo la Confederazione nazionale degli artigiani, rischia di scardinare molti contratti “per i quali i cantieri non sono stati ancora avviati, a causa delle difficoltà di reperimento dei materiali e per le proibitive condizioni meteo degli ultimi mesi. Per questo”, conclude la Cna, “è necessaria una proroga per i condomini che hanno presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022”.