Tajani: “Kazakistan partner strategico per l’export italiano”

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Dopo la visita in Cina, ieri il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato ad Astana, capitale del Kazakistan, per firmare con il suo omologo Murat Nurtleu una dichiarazione di intenti sulla crescita dei due Paesi e per inaugurare la nuova sede dell’ambasciata italiana. Un’occasione anche per ribadire la forte amicizia tra i due Stati (“che avrà effetti positivi”), ma soprattutto per consolidare i rapporti lavorativi in nome dello sviluppo economico. “Il Kazakistan è un partner strategico per l’Italia e dunque continueremo a collaborare insieme”.

Il Vicepremier ha spiegato che tra gli obiettivi c’è quello di essere più presenti nel territorio “con le nostre piccole e medie imprese”, ricordando l’importanza delle fonti energetiche presenti in Asia. Per Tajani il connubio tra Italia e Kazakistan è perfetto perché “noi siamo la seconda manifattura europea e quindi abbiamo bisogno delle materie prime che qui abbandonano e tutto ciò può portare benefici a entrambi i Paesi”.

Un Paese autonomo da Mosca

Tajani ha aggiunto poi che il governo ha apprezzato l’atteggiamento del Kazakistan per le riforme interne che sta portando a termine, ma anche per la posizione politica in merito alla guerra in Ucraina. “Ricordiamo che è un Paese al confine con la Russia e dunque è di certo sotto pressione, ma non riconosce la legittimità dei referendum per l’annessione a Mosca dei territori conquistati nel corso del conflitto e il Primo Ministro Alikhan Smailov mi ha confermato che non aggirerà le sanzioni nei confronti di Mosca. Insomma, è un Paese autonomo”. Allo stesso Premier kazako, Tajani ha chiesto di sostenere la candidatura di Roma a Expo 2030.

L’invito alle imprese italiane

Dal lato kazako, il Ministro degli Esteri Nurtleu ha detto che anche da parte del governo di Astana c’è piena volontà di collaborazione “per reciprochi vantaggi” e ha quindi invitato le aziende italiane a investire nel territorio asiatico, per poi esprimere il proprio gradimento per l’inaugurazione del primo Istituto di cultura italiano in Asia Centrale che avverrà in autunno nella città di Almaty.

Nello specifico, i due Ministri nella dichiarazione d’intenti hanno sottolineato il “reciproco interesse a istituire forme di cooperazione e la volontà di promuovere iniziative di collaborazione economica e industriale e facilitare investimenti diretti e joint venture in materia di energie rinnovabili, idrogeno verde, materie prime e terre rare attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze nel campo della ricerca, dell’innovazione (compresi, industria manifatturiera e gestione delle acque) e formazione di nuove competenze”.