IA e green cambiano il mercato del lavoro. Talent Shortage al 75%

Manpower Group, una delle tre principali agenzie internazionali di recruitment, disegna il mercato del lavoro del primo trimestre 2024. Secondo l’indagine MEOS, che il gruppo statunitense conduce nel mondo da oltre 60 anni e in Italia da più di 20, nei primi tre mesi del prossimo anno i principali settori che ricercheranno personale sono Energia(+28%), Commercio (+23%), IT (+21%) e Trasporti (+21%).Volendo, però, guardare un po’ più nel lungo tratto, quest’anno e per i prossimi anni fino al 2030, le analisi predittive dicono che l’80% dei profili professionali ricercati cambierà a seguito degli effetti dell’Intelligenza Artificiale. Questo presuppone un radicale cambio di rotta nella formazione di nuove professionalità, perché l’IA sostituirà l’uomo in molti dei lavori ripetitivi, soprattutto nell’ambito della video sorveglianza e dello “scraping” del flusso delle comunicazioni e dei big data, ma richiederà nuovi skills. La preoccupazione è che aumenti il Talent Shortage, lo “stoccaggio” dei talenti, che già oggi secondo le aziende si attesta intorno al 75%, principalmente nei settori IT & Data, Industria, Engineering, Logistica e in tutti gli ambiti in cui il Green e le competenze relative all’ambiente avranno un impatto.

Se si vuole restare competitivi nel mercato globale, il 2024 dovrà essere l’anno in cui investire maggiormente risorse sulla formazione, perché per l’83% delle aziende, a seguito dell’integrazione dell’IA, saranno costrette al miglioramento delle competenze (upskilling) dei propri dipendenti e ad assumere professionisti qualificati. Il dato è confermato anche in Italia, con il 75% dei datori di lavoro che già dichiarano, come nel resto del mondo, di avere difficoltà a trovare i talenti di cui hanno bisogno.

I datori di lavoro italiani prevedono nel 1° trimestre dell’anno assunzioni in crescita, registrando un NEO – Net Employment Outlook – del +13%, al netto degli aggiustamenti stagionali, in calo rispetto al trimestre precedente (-6 pp), ma in aumento rispetto allo stesso trimestre del 2023 (+3 pp). I settori con la più alta domanda di assunzioni sono l’Energy & Utilities e il Consumer Goods & Services. In calo, invece, il comparto Health Care & Life Sciences. Le maggiori richieste saranno nel Nord-Est (+33%), al Centro (14%), al Nord-Ovest (+10%) e a seguire al Sud e nelle isole (+8%). Per affrontare il Talent Shortage, data la contrazione del bacino di talenti, i datori di lavoro italiani stanno riconfigurando l’offerta di benefit per assicurarsi i talenti migliori: maggior flessibilità sull’orario di lavoro (27%); maggior flessibilità sul luogo di lavoro (22%), aumento dei salari (20%), “ancoraggio” dei talenti anche se non strategici (19%), offerta dei bonus (18%), riduzione dei requisiti di qualifica (15%), automazione di attività/processi(13%), assunzione di talenti oltre i confini nazionali (12%).Le 5 competenze tecniche più difficili da reperire sono: IT & Data (25%), Manufacturing & Production (19%), Engineering (17%), Administration & Office Support (16%).

Le 3 sfide principali poste dall’Intelligenza Artificiale alle aziende in Italia riguarderanno, quindi, per il 23% la formazione dei lavoratori affinché sfruttino l’IA nelle loro attività quotidiane; per il 23% la ricerca dei lavoratori qualificati in ambito AI e per il 17% la definizione dei ruoli che possono trarre vantaggio nell’utilizzare l’AI. Infine, i datori di lavoro nel nostro Paese stimano che le competenze tecniche dovranno cambiare in media del 64% per adattarsi a pratiche più sostenibili. Le competenze attuali in materia di sostenibilità non sono ancora adeguate per la transizione green.