“Nella saga delle valutazioni positive sulle cifre di viaggiatori che amano la Basilicata, maggiori di quelli che effettivamente la visitano, uno spazio interessante lo ha ricevuto la valutazione sugli effetti che potrà avere il “Turismo di ritorno e delle radici”, su cui si concentrano in questi primi mesi del 2024 le attenzioni istituzionali a tutti i livelli”. Così scrive Luigi Scaglione, Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e referente regionale per la Cim(Confederazione italiani nel mondo) che ricorda come da tempo in Regione si punti a promuovere il territorio presso i lucani all’estero e loro discendenti. Gli italiani all’estero sono 6 milioni e oltre sessanta sono quelli di origine italiana nel mondo.
Confusione e entusiasmi ingiustificati
Si tratta, scrive infatti Scaglione, nominato presidente Cim lo scorso novembre, di “un tema a noi caro che abbiamo preso in esame esaltandolo ancor prima della indicazione venuta con il Pnrr e l’adesione formale del Ministero degli Affari Esteri e quindi delle amministrazioni comunali, che hanno caratterizzato la partecipazione ai bandi di iniziative ed eventi scaduto lo scorso 31 gennaio”. Scaglione ritiene che sia giunta l’ora di un’azione promozionale che “deve fare un salto di qualità” anche perché “notiamo ancora qualche eccesso di confusione e di entusiasmi ingiustificati”. Due sono “le grandi occasioni su cui puntare e lavorare per motivare, incentivare, favorire e costruire relazioni forti con le nostre comunità di corregionali presenti in Italia e all’estero: le candidature di Maratea a Capitale della Cultura Italiana 2026 e di Tito a Capitale del Libro”. Tito, infatti, già da due bienni, è stato insignito del titolo di “Città che legge”: un attestato di merito che viene attribuito ai comuni che promuovono la diffusione della lettura.
Basilicata va incentivata
“Due momenti forti – argomenta Scaglione – che, uniti alle relazioni effettivamente esistenti con le loro comunità residenti ed emigrate fuori regione ed al tentativo di suscitare emozioni e curiosità, devono favorire la presenza degli stessi in questi territori, compresi quelli promozionati alla BIT o nelle altre mille fiere nazionali ed internazionali”. Ad oggi, però, aggiunge il presidente Cim, “non notiamo ancora la spinta ad incentivare queste presenze ed ad organizzarle, se non con la promozione di siti ed agenzie che si sostituiscono ai tour operator, ma con i costi interamente a carico dei viaggiatori che, in specie dal Sudamerica e dall’Oceania, hanno difficoltà a garantirsi trasporti e trasferimenti a condizioni economiche che facciano preferire la Basilicata ad altre destinazioni. Manca di fatto questo tassello, se pur mitigato da una condivisione di un contributo straordinario dell’Ufficio Sistemi Culturali turistici e di Cooperazione Internazionale messo a disposizione delle Federazioni dei Lucani all’Estero”.
L’Apt garantisca candidature
Quindi, evidenzia Scaglione, “ora tocca ad Apt e all’intero sistema che ruota sulla vicenda di garantire alle due città candidate, indipendentemente dall’esito finale, promuovere e sostenere fattivamente i gruppi di viaggiatori verso la nostra Regione andando oltre lo schema del “passaporto” delle origini, atteso che – conclude Scaglione – i Comuni della Basilicata, grazie alla lungimiranza dei Sindaci, stanno già lavorando per l’accoglienza ed il riconoscimento della cittadinanza a quanti ne fanno richiesta”.