Il 2024 si è aperto con segnali positivi per l’economia italiana, che mostrano una vivacità sorprendente nonostante le sfide internazionali e i recenti problemi interni. L’ottimismo è alimentato dalla crescita della fiducia delle famiglie e delle imprese, da una moderata inflazione sotto controllo e da un’occupazione stabile. La produzione industriale ha mostrato segni di ripresa verso la fine del 2023, mentre il settore turistico ha registrato record di presenze straniere, segnando un trend positivo nei mesi da agosto a dicembre. Ma in generale il 2023 ha deluso le aspettative soprattutto nel settore turistico, dove il contributo degli italiani è stato inferiore alle attese, influenzato da una certa fragilità dei consumi delle famiglie, evidenziata soprattutto da un luglio disastroso che ha impedito di raggiungere il record annuale. Nonostante ciò, non è corretto parlare di un rallentamento nell’ultima parte del 2023, poiché le stime dell’Istat indicano una sequenza di variazioni congiunturali che, dal secondo al quarto trimestre, mostrano una crescita. L’attuale scenario di crescita modesta non indica una recessione imminente, ma la strada per raggiungere gli obiettivi di crescita rimane tutta da costruire.
Difficoltà
Le difficoltà nel contesto internazionale, come l’aumento dei prezzi del carburante, aggiungono ulteriori incertezze sul futuro dell’anno in corso. La chiave per migliorare la crescita economica nei prossimi mesi risiede nella possibilità di incoraggiare una maggiore spesa delle famiglie, sostenuta dalla stabilizzazione dell’inflazione e dall’aumento del reddito disponibile. A livello di singole funzioni di consumo il confronto con gennaio del 2023 segnala andamenti non difformi da quanto rilevato negli ultimi mesi. Anche a gennaio i settori più dinamici si confermano l’automotive (+10,3%), i trasporti aerei (+13,2%) e i servizi ricreativi (+10,4%). I consumi legati al turismo si mantengono in territorio debolmente positivo (+0,2%). Per questo segmento, la stima risente del confronto con un mese dello scorso anno in cui la piena riapertura dei viaggi internazionali aveva portato a un importante miglioramento del turismo straniero. In recupero, anche a gennaio, la domanda per gli elettrodomestici (+1,8%) e l’energia (+1,7%). Il modesto aumento rilevato per l’abbigliamento e le calzature (+0,6%) non attenua le difficoltà di un settore che, al netto dei miglioramenti che si registrano in occasione dei saldi, sconta da tempo dinamiche negative della domanda. Relativamente alle altre funzioni di consumo si conferma, anche a gennaio, la tendenza alla riduzione dei consumi per gli alimentari e i mobili (-2,6%).