La Federazione Italiana Rugby ed i propri partner sociali hanno portato a compimento la progettualità “Rugby per tutti sempre attivi” che, basata su cinque linee di intervento coerenti con l’Agenda ONU 2030, ha visto l’organo di Governo del rugby italiano mettere a disposizione del movimento (attraverso risorse derivanti dai bandi dedicati di Sport&Salute) 595.400 euro per contribuire in modo concreto alle esigenze della società civile. Portare il rugby agli Over65 come strumento di benessere fisico e d’aggregazione, offrire la possibilità di praticare attività sportiva in contesti di disagio socioeconomico, rendere il Gioco uno strumento di inclusione per uomini, donne, bambini e bambine provenienti da crisi umanitarie, agevolare la partecipazione attiva ad atlete ed atleti con disagi psichici o disabilità, contribuire alla piena inclusione del genere ed alla riduzione del gender gap sono gli ambiti nei quali i Club, supportati sia sul piano economico che in particolare modo formativo da FIR e dalle associazioni coinvolte – da Terre des Hommes a Save the Children, da Treedom all’Accademia Nazionale di Cultura Sportiva – hanno sviluppato le proprie competenze ponendosi come contaminatori sociali ed erogatori di servizi alla collettività.
‘Rugby per tutti sempre attivi’
Rugby Per Tutti Sempre Attivi ha voluto anche incoraggiare le competenze progettuali dei club italiani, stimolando e dando organicità, organizzazione e replicabilità a tutte le attività che normalmente vengono praticate in maniera spontaneistica. Per raccontare questo cammino di formazione e coinvolgimento attivo del movimento di base che ha caratterizzato il 2023, all’interno della più ampia progettualità di CSR federale “Mondo Ovale Responsabile” è nata una miniserie di cinque episodi, uno per ciascuna linea progettuale, disponibili sul canale Youtube della FIR, che ripercorre e illustra l’evoluzione di “Rugby per tutti sempre attivi”, diffondendo i valori e le azioni poste in essere dai Club ma, soprattutto, vuole continuare a ispirare tutti i rugbisti d’Italia a proseguire sulla strada intrapresa, rendendo sempre più profondo il processo di contaminazione culturale del tessuto sociale italiano. La miniserie è preceduta da un sesto contenuto multimediale, che approfondisce e introduce gli obiettivi di progetto.