Un parcheggio smart dall’Università di Palermo evita emissioni climalteranti

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L’Università di Palermo ha un “dimostratore del progetto SMARTEP – Sustainable Model and Renewable Thinking Energy Parking” per un nuovo tipo di area destinata a parcheggio. I circa 2600 metri quadri dell’area sperimentale (n.59 stalli di cui n.4 per disabili) sono pavimentati con tre diverse miscele bituminose innovative, caratterizzate dal riciclo di materiali di scarto e quindi da emissioni climalteranti evitate pari a circa 6 tonnellate di CO2. Il dimostratore presenta inoltre: un innovativo sistema Road Thermal Collector (RTC) accoppiato con un sistema di accumulo geotermico capace di produrre annualmente – utilizzando la sola radiazione solare – fino a 13,5 MWh di energia termica. Un impianto fotovoltaico da 40 kW e un sistema di accumulo elettrico di 52 kWh, che consentono la ricarica completa quotidiana di almeno due veicoli elettrici e soluzioni innovative in ambito ICT basate sull’uso di algoritmi di intelligenza artificiale per la gestione dello smart parking volte sia a rendere possibile la gestione delle diverse componenti del parcheggio, che a fornire agli utenti dei servizi avanzati che incentivano l’uso del parcheggio e ad ottimizzare il traffico legato alla ricerca di stalli liberi.

Rettore Midiri: nuovo modello

“Questo dimostratore di  smart parking rappresenta in tutte le sue componenti tecnologiche il parcheggio dell’immediato futuro – è il commentato del rettore Massimo Midiri -. Le simulazioni effettuate, i modelli validati, i risultati delle analisi e delle misure sul campo consentono di prospettare un nuovo modello di parcheggio sostenibile ed intelligente, che può essere proposto come soluzione modulare per diversi contesti urbani ed extraurbani: campus universitari, ospedali, centri commerciali, parcheggi pubblici nelle aree a traffico limitato, parcheggi privati, aree industriali.”

Progetto Smartep

“Il progetto Smartep ed il suo dimostratore sono stati sviluppati nell’arco di poco più di tre anni e mezzo grazie ad un lavoro sinergico dei partner Sicef srl, impresa capofila, Elettrocostruzioni srl, Isap srl, Arancia-Ict srl, Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Ingegneria. Spiega il professor Salvatore Favuzza, capo progetto,: “l’interazione fra impianti termici, elettrici, digitali e le infrastrutture civili, nell’ottica di una massimizzazione dell’uso efficace delle risorse, dimostra la fattibilità di modelli di intervento sul territorio (sul nuovo e sull’esistente) che possono dare valore aggiunto al recupero di aree degradate o a nuovi interventi di riqualificazione urbana improntati sul miglioramento della qualità della vita, della digitalizzazione, del risparmio delle risorse materiali e di energia. Il dimostratore realizzato costituisce un esempio di modello urbano di sviluppo sostenibile, basato sulla integrazione di sistemi di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, storage elettrico, sistemi di ricarica V1G e V2G, pavimentazione stradale realizzata con materiali di scarto o di riciclo localmente disponibili, road thermal collector ed accumulo geotermico, tecnologia dalle promettenti prospettive applicative, applicazioni ICT orientate alla smart city e allo smart environment”.