Con l’intelligenza artificiale l’industria siderurgica diventa più green

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I modelli di AI possono essere applicati a molti settori della nostra vita quotidiana e produttivi, non ultimo all’industria siderurgica

Siamo testimoni dell’espansione esponenziale delle città, che inglobano periferie urbane e extraurbane. Ciò comporta la costruzione di nuove abitazioni, nuovi quartieri nuove strade, nuovi collegamenti ferroviari, su cui circoleranno treni, mezzi di trasporto pubblico e sempre più auto private. L’industria siderurgica rappresenta, dunque, uno dei pilastri dello sviluppo urbano e uno dei settori in cui le economie di scala sono cruciali per la competitività degli operatori del mercato. 

Gli alti costi energetici e delle materie non mettono le acciaierie europee in una posizione facile. L’intelligenza artificiale, però, può svolgere un importante ruolo per aumentarne la competitività e ridurne i costi. Ma come in pratica?

Le aziende che stanno intraprendendo la transizione digitale hanno iniziato a utilizzare sistemi di raccolta dati di misurazione computerizzati e sensori intelligenti nello spirito dell’Industria 4.0. Questo sistema genera dati che possono poi essere analizzati da un software di intelligenza artificiale, che aiuta a individuare velocemente e predittivamente le criticità della produzione, come prodotti difettosi o perdite di materiale. L’intelligenza artificiale può indicare le possibili cause di quella perdita, dovuta al danneggiamento del prodotto o alla impostazione non corretta delle macchine. Intervenire tempestivamente per risolvere questi problemi può far risparmiare molti soldi all’imprenditore. Con la nuova tecnologia è possibile anche automatizzare il controllo qualità dei prodotti finali così come monitorare le quantità necessarie delle materie prime. Fa risparmiare tempo ai lavoratori, che possono essere utilizzati in altre mansioni più strategiche. Secondo uno studio della società statunitense di consulenza aziendale, la Boston Consulting Group, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’industria siderurgica può ridurre i costi di input delle materie prime di oltre il 5%, migliorare la produttività nei colli di bottiglia di oltre il 6% e aumentare le rese dei prodotti end-to-end di oltre il 15%.

Questa tecnologia innovativa contribuisce anche a rendere una fabbrica di acciaio più sostenibile. L’intelligenza artificiale può suggerire come riciclare i materiali di scarto entrando a far parte dell’economia circolare e a sviluppare nuovi metodi di produzione meno inquinanti. 

La strada verso il vero acciaio verde è lunga e complessa. Un’acciaieria non è un piccolo impianto produttivo. L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possono aiutare a ridurre la complessità sfruttando appieno l’elaborazione automatizzata dei dati nella produzione, dove c’è ancora un grande potenziale non sfruttato. E la modernizzazione è alla base della transizione ecologica delle fabbriche.

Un altro vantaggio dell’intelligenza artificiale è che inizia ad apprendere man mano che analizza i dati, imparando sempre di più. L’uso di software basati sull’”apprendimento automatico” applicati ad apparecchiature di produzione aiuta nel controllo, ma può portare anche a previsioni precoci di possibili guasti ed errori. Se ci pensate, questo è molto utile, perché permette alle acciaierie di garantire sempre la stessa qualità dei prodotti finiti e tempi di inattività. Ciò consente, inoltre, di risparmiare sui costi di manutenzione.

In conclusione. Quali sono le principali sfide che le aziende del settore siderurgico devono affrontare quando iniziano il loro viaggio nella digitalizzazione? Secondo il Boston Consulting Group uno dei principali ostacoli è la capacità di tracciare le singole parti dell’intero ciclo produttivo, dall’inizio alla fine, e raccogliere e archiviare i dati. Tutte funzioni che possono essere affidate all’intelligenza artificiale, con risparmio di tempo, investimenti e mano d’opera, che può essere utilizzata in lavori meno alienanti e più qualificanti. E l’ottimizzazione dei processi non fa bene solo alla fabbrica ma anche all’uomo, perché le fabbriche “intelligenti” inquinano anche meno l’ambiente.