Durante gli Europei di calcio aumenta il consumo di cibo a domicilio. Il riciclo dei cartoni degli imballi
Gli europei di calcio 2024 fanno bene anche alla pizza: sono centinaia di migliaia di pezzi che, tramite i servizi di food delivery, stanno invadendo le case degli italiani mentre seguono le partite alla televisione. Quella del cibo a domicilio che arriva in confezioni di carta, secondo le rilevazioni di Comieco, il “Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica”, sta ricevendo un’ulteriore spinta dagli Europei. Nell’edizione di Euro 2021, infatti, dall’inizio della competizione, si è registrato un record di ordini con un aumento del +37% con la pizza (58%) come campionessa indiscussa e hamburger (26%) e cibi etnici al curry (18%) a seguire. Quest’anno il record potrebbe essere abbondantemente superato.
I numeri del riciclo
“Questi numeri sono direttamente proporzionali a quelli degli imballaggi in carta e cartone che proteggono i cibi nel loro viaggio verso le case degli italiani: considerato che, solo attraverso il circuito Glovo, nel 2022 in Italia sono state consegnate oltre 3 milioni di pizze a domicilio.” Un cartone per la pizza ha un peso di circa 115 grammi, e quindi il Consorzio stima in oltre 345 tonnellate i rifiuti cellulosici generati dal food delivery delle sole pizze. “Questi imballaggi, insieme a quelli degli altri delivery, sono risorse preziose per la filiera del riciclo italiana e, per evitare che vadano disperse in discarica.”
Smaltire il cartone della pizza
Come il calcio, si legge in una nota del Consorzio italiano, “anche il riciclo è totale e nasce dal gesto quotidiano spontaneo di ogni cittadino.” Il cartone della pizza può essere conferito nella raccolta carta, a patto che non siano presenti residui di cibo o che non sia intriso di liquidi. Così come il box per hamburger, un’ottima fonte di fibra vergine per alimentare il ciclo del riciclo. Anche i bicchieri a base carta devono essere conferiti nella raccolta carta, mentre i cartoni per bevande vanno sempre messi nella raccolta differenziata della carta, salvo i Comuni dove è disposto il conferimento nella raccolta multimateriale con plastica e metalli.
Punizioni per chi sbaglia
Gli esperti del riciclo usano i cartellini degli arbitri per cercare di educare alla differenziata “senza falli”: “cartoncino” giallo se nella differenziata finiscono contenitori alimentari in carta con finestrelle in plastica: un piccolo passaggio in più per separare con attenzione i materiali assicura un riciclo corretto ed efficace. “Cartoncino” rosso se nella differenziata finiscono la carta da forno e la carta oleata per affettati, realizzate con carta trattata non idonea al riciclo, oppure fazzoletti di carta usati che, a discapito del nome, vanno conferiti nell’indifferenziata o nell’umido (quando indicato sulla confezione). Inoltre bisogna ricordare di conferire solo la carta nell’apposito bidone della raccolta, rimuovendo elementi estranei come nastro adesivo o punti metallici oppure il sacchetto di plastica usato per contenerli.
Superati obiettivi Ue
“Se ognuno di noi riuscirà a collaborare al meglio, mettendo in campo i fondamentali imparati in allenamento la squadra italiana composta da Comuni, cittadini, gestori dei servizi e aziende della filiera cartaria potrà confermare gli ottimi risultati fin qui raggiunti con 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2022 e con 9 scatole su 10 riciclate, importante risultato raggiunto nel 2023, superando in anticipo gli obiettivi UE al 2030 (tasso di riciclo pari all’85%).”