In Basilicata aeroporto cercasi

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Anche se può davvero meravigliare che in Italia, nel 2024, una Regione possa non avere ancora un vero aeroporto, la realtà è che a Pisticci, in provincia di Matera, da 20 anni si attende la realizzazione del progetto intitolato a Enrico Mattei al servizio anche delle aree joniche di Puglia e Calabria

La Basilicata non può più attendere. La pista Enrico Mattei di Pisticci da troppo tempo è paralizzata nel limbo delle indecisioni che l’hanno condannata ad essere un mezzo aeroporto: un’aviosuperficie su cui possono atterrare solo piccoli aerei con pochi posti, tra l’altro con discontinuità anche di servizi.

“È necessario e urgente – si legge nel testo che accompagna una raccolta spontanee di firme avviata sul portale Petizioni.com – che la pista Mattei, già dotata di torre di controllo, hangar e aerostazione, divenga un aeroporto di aviazione generale. Non si tratta di una rivendicazione campanilistica. La località in cui sorge dista 41 KM da Matera, 86Km da Potenza, 77 KM da Taranto, 88Km da Trebisacce e 100Km da Sibari. Può dunque servire una vasta area interregionale che include l’intera Basilicata e parti consistenti delle zone joniche di Puglia e Calabria. Si tratta di località ad alto valore turistico, anche extra-stagionale, e con notevoli risorse agricole di qualità la cui commercializzazione può essere facilitata dall’aeroporto”.

Per la Regione Basilicata questa rappresenterebbe una scelta strategica per il suo sviluppo e, quindi, dovrebbe investire per allungare la pista, attualmente di 1.500 metri, portandola almeno fino a 2.300 metri per consentire anche ad aeromobili di compagnie lowcost che viaggiano a pieno carico di poter effettuare collegamenti non solo con altre città italiane (Roma e Milano innanzitutto), ma anche con località del centro e nord Europa.

L’aeroporto Enrico Mattei garantirebbe l’uscita dall’isolamento in cui versa la Regione e una svolta per lo sviluppo turistico, agricolo e industriale di un’area con una popolazione di oltre 1 milione di persone.

Chi volesse sottoscrivere la petizione può cliccare qui.