Meloni: “Insicurezza crescente, Pechino è fondamentale per stabilità e pace”

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Il Premier incontra in Cina il Presidente Xi Jinping che si dice pronto “a cooperare su veicoli elettrici e IA”

“La Cina è fondamentale per la pace”. Non poteva mancare il tema dell’aggressione russa all’Ucraina e le tensioni in atto in Medioriente nel bilaterale che ieri ha visto di fronte, alla Diaoyutai State House di Pechino, il Primo Ministro Giorgia Meloni e il Presidente della Cina Xi Jinping che, come risaputo, ha un rapporto molto stretto con il leader del Cremlino Putin. E dunque Il Premier, all’interno del secondo giorno di visita ufficiale (sui 4 totali) nel Paese del ‘dragone’, nel corso del suo intervento ha ribadito che a causa dell’insicurezza crescente a livello internazionale, compreso quanto sta accadendo nell’Indo-Pacifico, “la Cina sia inevitabilmente un interlocutore molto importante per affrontare dinamiche del genere, partendo dai rispettivi punti di vista per ragionare insieme di come garantire stabilità, pace e un interscambio che continui a essere libero, perché per farlo abbiamo bisogno soprattutto che rimanga stabile il sistema di regole nel quale ci muoviamo”.

Piano triennale

Durante l’incontro, che è stato un passaggio importante per tarare le relazioni tra i due Paesi, specie dopo la decisione di Roma di non rinnovare nello scorso dicembre l’adesione alla ‘Nuova Via della Seta’ fortemente voluta e lanciata da Pechino nel 2019, Meloni ha ricordato il lancio di un piano di azione triennale, firmato con il governo cinese, che mira a definire la cooperazione bilaterale fino al 2027 “con l’obiettivo chiaramente di valorizzare il lavoro che abbiamo già fatto, ma anche di esplorare nuove forme di collaborazione, ponendo però l’accento “sull’importanza di una cooperazione equilibrata, mutualmente vantaggiosa e basata sulla reciproca fiducia”. Poi ha sottolineato come l’Italia potrebbe “avere un ruolo importante anche per quello che riguarda le relazioni con l’Unione europea”, nel “tentativo di creare rapporti commerciali che siano il più possibile equilibrati”.

Due anniversari

Meloni nel corso della riunione ha tenuto a sottolineare l’importanza strategica della Cina come partner economico, commerciale e culturale per l’Italia. In più la visita del Primo Ministro ha assunto ancora un valore specifico perché avviene in occasione di due importanti ricorrenze: i 20 anni del partenariato strategico tra i due Paesi e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo: “Questo anniversario definisce l’antichità e la profondità dei nostri rapporti, tra due civiltà che sono eredi di una cultura millenaria e che, nella capacità di conoscersi, hanno contribuito ad affrontare molti problemi”, le parole di Meloni che ha poi proseguito il suo intervento spiegando che “la miglior maniera per celebrare questi anniversari è mantenere quel canale, che iniziò 700 anni fa con Marco Polo appunto, aperto, favorendo le relazioni economiche, commerciali, culturali e scientifiche, ma anche il dialogo a livello multilaterale in un tempo molto complesso come quello in cui viviamo”. A questo punto ha sottolineato la necessità di un sistema internazionale basato su regole stabili, particolarmente rilevante in un contesto globale di insicurezza crescente e di rapidi cambiamenti tecnologici.

Parola a Xi Jinping

Cosa ha detto invece il Presidente Xi Jinping? Ha ribadito l’impegno del suo Paese a promuovere una cooperazione a lungo termine e stabile con l’Italia: “Le nostre nazioni dovrebbero sostenere e portare avanti lo spirito della Via della Seta, vedere e sviluppare le relazioni bilaterali da una prospettiva storica, strategica e a lungo termine”.

Nonostante le profonde evoluzioni dell’attuale situazione internazionale, Xi ha sottolineato che la volontà della Cina di valorizzare e sviluppare le relazioni bilaterali con l’Italia rimane invariate: “L’amicizia tra i due popoli non è cambiata, lo sviluppo sano e stabile delle nostre relazioni serve gli interessi comuni di entrambi i Paesi e dei loro popoli”. Xi ha quindi esortato entrambe le parti a continuare la tradizione degli scambi amichevoli e a rispettare i rispettivi percorsi di sviluppo scelti. Il Presidente ha quindi espresso un chiaro invito alle aziende italiane a investire in Cina, assicurando che il suo Paese è disposto a importare più prodotti italiani di alta qualità. Xi infine ha assicurato a Meloni che c’è disponibilità a collaborare “per promuovere l’ottimizzazione e il miglioramento della cooperazione tradizionale negli investimenti economici e commerciali, nella produzione industriale, nell’innovazione tecnologica e nei mercati di terzi, nonché per esplorare la cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l’Intelligenza Artificiale”.