L’analisi di Coldiretti Puglia
In Puglia il 14,8% dei bambini è obeso e il 21% risulta in sovrappeso, secondo l’indagine OKKio alla Salute 2023, diffusa da Coldiretti Puglia in occasione dell’Obesity Day, oggi. Questo è un quadro preoccupante che mette in evidenza i gravi rischi per la salute causati da modelli di consumo sbagliati e la necessità urgente di intervenire per promuovere abitudini alimentari sane, soprattutto attraverso l’educazione scolastica e il miglioramento della qualità del cibo nelle mense scolastiche. Non a caso, un genitore su quattro boccia la qualità dei pasti somministrati nelle mense pubbliche, sottolineando l’importanza di un cambiamento immediato. Il sovrappeso e l’obesità infantile rappresentano una minaccia per la salute a lungo termine, con l’aumento del rischio di malattie come problemi cardiocircolatori, diabete, ipertensione e certi tipi di cancro. In Puglia, la tendenza a consumare cibi ricchi di grassi, sale e zuccheri, spesso abbinati a bevande gassate, sta prevalendo su un’alimentazione sana, basata su frutta, verdura e alimenti nutrienti. Coldiretti Puglia ha ribadito l’urgenza di modificare queste abitudini alimentari attraverso l’educazione scolastica e la promozione dei principi della Dieta Mediterranea, un modello alimentare riconosciuto a livello mondiale per i suoi benefici sulla salute. Coldiretti ha proposto di aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole e di qualificare l’offerta delle mense, privilegiando i prodotti locali a Km0. In Puglia, si stima che ogni anno vengano serviti 90 milioni di pasti a circa 585.000 studenti, ma oltre il 28% dei pugliesi esprime una valutazione negativa sulla qualità di tali pasti. Secondo un sondaggio, il 71% dei genitori ritiene che le mense scolastiche debbano offrire cibi sani per educare i bambini a una corretta alimentazione, mentre solo il 12% preferirebbe piatti più graditi dai bambini, ma spesso meno salutari.
Educazione e sostenibilità
Per rispondere a questa sfida, Coldiretti Puglia propone di valorizzare i cibi locali nei bandi pubblici, eliminando i troppi passaggi intermedi che aumentano i rischi di frodi e sofisticazioni. Inoltre, incoraggia l’utilizzo di prodotti a Km0, che sostengono le realtà produttive locali e ricostruiscono il legame tra l’agricoltura e il cibo consumato quotidianamente. Da anni, Coldiretti porta avanti il progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’, che ha coinvolto circa 200.000 bambini e 480 scuole pugliesi negli ultimi dieci anni. Il 70% degli studenti partecipanti ha un’età compresa tra i 4 e gli 11 anni, con un focus particolare su attività di agridattica, visite a fattorie didattiche e mercati di Campagna Amica. Questo progetto mira a insegnare ai bambini l’importanza di una corretta alimentazione e a far conoscere loro i prodotti agricoli locali. “La collaborazione con l’Ufficio Scolastico della Puglia ha permesso di integrare lezioni teoriche di educazione alimentare con attività esperienziali che aiutano i bambini a capire meglio l’importanza di una dieta equilibrata,” ha spiegato Rita Tamborrino, leader regionale di Coldiretti Donne Impresa. Queste attività offrono ai bambini un contatto diretto con la realtà agricola, promuovendo la consapevolezza sui benefici del cibo sano e a Km0.
Lotta al cibo spazzatura
L’obiettivo di Coldiretti è anche culturale: cambiare le abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse, educando i consumatori più giovani ai principi della Dieta Mediterranea e della stagionalità dei prodotti. Contrastare il consumo di cibo spazzatura è cruciale per prevenire l’obesità e promuovere uno stile di vita sano sin dalla giovane età.