Nei primi otto mesi del 2024 quasi 700 vittime, un dato in aumento rispetto al 2023
La ‘Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro’ deve rappresentare non solo un momento di riflessione sul passato, ma un monito costante per il futuro, affinché la sicurezza diventi una realtà garantita per tutti, in ogni settore e in ogni luogo di lavoro. È questa la sintesi del messaggio che ieri Sergio Mattarella ha inviato all’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. “Oggi (ieri, ndr) l’Italia rivolge il pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro”, ha esordito il Presidente della Repubblica, sottolineando come la giornata non sia solo un momento di ricordo, ma soprattutto un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo verso un tema cruciale: la sicurezza sul lavoro appunto. Il Capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza come priorità permanente per la Repubblica italiana, ricordando che ogni vita compromessa o persa sul lavoro rappresenta una sconfitta per il Paese intero: “Serve un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora”, ha ammonito, puntando fortemente sulla necessità di rafforzare gli sforzi per evitare che il lavoro diventi una minaccia per la vita e l’incolumità di chi lo svolge.
Mattarella ha poi ribadito che la sicurezza sul lavoro non è solo una questione normativa o costituzionale, ma riguarda profondamente la dignità umana: “Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona”, facendo presente che il lavoro, oltre a essere un mezzo di sostentamento, è uno spazio di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per l’integrità fisica e mentale.
Grazie all’Anmil
Successivamente il Presidente ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime degli incidenti sul lavoro, riconoscendo il dolore e la sofferenza che le tragedie in ambito lavorativo portano con sé. Ha anche rivolto un sentito ringraziamento all’Anmil, che da decenni si impegna a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro, fornendo assistenza e sostegno alle famiglie colpite. Il Capo dello Stato ha concluso la sua missiva con una riflessione che sintetizza il significato profondo della giornata: “Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili”, una dichiarazione che sottolinea come il diritto al lavoro debba essere necessariamente accompagnato dalla tutela della sicurezza e della salute di chi lavora.
“Serve più considerazione”
Ieri, dunque, si sono tenute in tutta Italia numerose iniziative per la 74esima ‘Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro’, un appuntamento importante che ogni anno accende i riflettori su un tema cruciale (per la cronaca, nei primi 8 mesi del 2024 sono morte 680 persone (+3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023). Questa giornata, istituita ufficialmente nel 1998 con un D.P.C.M. su richiesta dell’Anmil, vede la partecipazione attiva di tutte le 106 sedi territoriali dell’Associazione. L’evento è stato sostenuto dalla Rai, che si è impegnatata a garantire la copertura mediatica attraverso tutte le sue testate giornalistiche. Per l’edizione 2024, la manifestazione principale si è tenuta a Roma, nella prestigiosa Sala Giulio Cesare in Campidoglio. L’evento ha avuto il patrocinio di Roma Capitale e ha visto la partecipazione delle più alte istituzioni politiche e sociali. Tra i presenti, sono spiccati i nomi di Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha rappresentato il governo; il Senatore Tino Magni e l’Onorevole Chiara Gribaudo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia; Guglielmo Loy, Presidente del Civ Inail; Rosario De Luca, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, e Fabrizio D’Ascenzo, Presidente dell’Inail.
Emidio Deandri, Presidente nazionale Anmil, ha sottolineato quanto sia necessario rimettere al centro delle agende politiche questo tema, che, nonostante la gravità della situazione, non riceve ancora l’attenzione che meriterebbe. “Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, a oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità”, ha dichiarato Deandri.