30 idee promettenti, che potrebbero rivoluzionare la mobilità del futuro, rendendola più green e digitale, sono state presentate all’evento milanese sulla mobilità sostenibile, “MOST Mobility Competition 2024”, finanziato dal PNRR
In Europa il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2, il 71,7% delle quali viene prodotto dal trasporto stradale, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente. All’inquinamento derivante dalle emissioni degli scarichi, si aggiunge poi quello da materiale particolato dovuto ad esempio all’abrasione di freni, ruote e pneumatici o binari ferroviari.
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), che riunisce 24 università, il CNR e 24 grandi imprese, ogni anno seleziona le idee delle startup più promettenti allo scopo di ricercare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive, nell’ambito della mobilità, attraverso il supporto, lo sviluppo e il consolidamento di imprese innovative a elevato contenuto tecnologico. Le soluzioni presentate spaziano da tecnologie per la navigazione autonoma alla prevenzione degli incidenti, dai dispositivi intelligenti per ridurre l’inquinamento all’uso di tecnologie elettriche o a idrogeno. O ancora da soluzioni di monitoraggio delle infrastrutture con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, all’impiego di materiali sostenibili per i veicoli e di processi per il riciclaggio e il riuso delle risorse.
15 le idee migliori premiate:
- La produzione di supercondensatori, che affiancando le batterie dei veicoli elettrici, ne incrementano performance ed efficienza, presentato da Novac, startup modenese impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per l’energy storage;
- Un dispositivo a griglia Lybra installato a filo della carreggiata stradale di 20energy, che promette di generare energia elettrica dall’energia cinetica dissipata dai freni delle automobili in fase di rallentamento;
- Una soluzione in grado di abilitare il trasporto elettrico a lungo raggio nel settore terrestre, navale e aereo, attraverso l’implementazione di batterie strutturali ideato da Volta Structural Energy;
- Alcune soluzioni pensate per una riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti generati dalle flotte di logistica, come il dispositivo ADAS (Advanced Driver-Assistance Systems) proposto da MinervaS;
- Un sistema per rendere più performanti e sicuri i caschi protettivi per motociclisti proposto da O-DAMP;
- Alcuni progetti dedicati alla sicurezza dei conducenti: Emsense Technologies ha ideato una soluzione che attraverso l’utilizzo di radar è in grado di prevenire sinistri dovuti alla perdita di controllo (IA per rilevare sonno, problemi cardiaci, etc.) e di assistere il guidatore in caso d’incidente, fornendo dati in tempo reale ai servizi di soccorso;
- Tecnologie che strizzano l’occhio al riciclo, in grado di recuperare terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote, estraendo magneti inquinanti di RarEarth o il riciclo sostenibile di batterie al litio di AraBat;
- Un sistema di monitoraggio sullo stato di manutenzione di ponti e viadotti di Displaid;
- Sensori di immagini multispettrali VIS/SWIR sviluppati da EYE4NIR;
- Altri progetti innovativi sono quelli presentati da AS.CAR.I, nata con l’obiettivo di migliorare l’esperienza in pista e sviluppare sistemi di sicurezza su strada; da Acus, attiva nella produzione di materiali sostenibili e da Resoh+, che produce celle a combustibile a ossido solido.
- Infine, HMDrive rende invece possibile l’utilizzo di occhiali AR alla guida, mentre RECARBON dona vita ai rifiuti di fibra di carbonio.
Alla organizzazione della challenge hanno partecipato Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Eni, Ferrari, Ferrovie dello Stato Italiane, Intesa Sanpaolo, Iveco Group, Leonardo, Lutech, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, UnipolSai Assicurazioni, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il MOST è essenziale per trasformare la mobilità italiana. Con un investimento di 378 milioni di euro nei primi 3 anni e un team di 696 ricercatori, mira a essere il fulcro dell’innovazione. In linea con la Missione 4.2 del MUR nel PNRR, ricerca soluzioni moderne e sostenibili, che includano mobilità aerea, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva, puntando su soluzioni ecologiche e digitali come propulsione elettrica e idrogeno.