Il Consorzio PolieCo dà notizia, nel suo sito, del provvedimento del 13 settembre scorso, con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha accolto integralmente la soluzione giuridica da esso proposta con la presentazione degli “impegni” ed ha deliberato di «di chiudere il procedimento», senza accertamento di alcuna infrazione.
L’Agcm aveva avviato bel settembre dello scorso anno un’istruttoria a seguito di una segnalazione del sistema alternativo Ecopolietilene (con lo Studio Bird & Bird), con riferimento ad una ipotesi di abuso di posizione dominante da parte del PolieCo nella gestione dei rifiuti di beni in polietilene.
Per completezza ricordiamo che anche il PolieCo, prima dell’apertura dell’istruttoria nei suoi confronti, aveva segnalato all’Agcm e al Mite un comportamento anticoncorrenziale di Ecopolietilene, che sarebbe consistito nell’ammettere al sistema alternativo da esso costituito imprese fino ad allora inadempienti alle obbligazioni ambientali, senza il pagamento del pregresso.
Il Consorzio PolieCo, assistito dallo Studio Marvasi di Roma, ha proposto una soluzione che, risolvendo una serie di problemi concreti del sistema di gestione dei rifiuti a base di polietilene, favorisce le adesioni delle società inadempienti alle obbligazioni ambientali, aderendo a scelta al Consorzio ex lege (lo stesso PolieCo, per l’appunto) o ad un sistema alternativo autorizzato (ad oggi solamente Ecopolietilene), ma garantendo l’esazione dei contributi pregressi.
Tali proventi – ed è qui la novità rilevante e la soluzione pro-ambiente introdotta dal PolieCo – non andranno però ad ingrassare i bilanci dei gestori dei rifiuti, ma alimenteranno un Trust di scopo, soggetto alla sorveglianza dei Ministeri compenti, con specifiche finalità per le emergenze ambientali dichiarate da Provincie, Comuni e Prefetture oltre che per la gestione del così detto “storico” (rifiuti di beni in polietilene abbandonati o comunque non intercettati dal sistema di raccolta perché privi di correlata contribuzione alla fonte).
Si tratta di una soluzione oltremodo vantaggiosa per l’ambiente, che non sottrae soldi al sistema perché alimentata dai contributi ambientali evasi, che le imprese inadempienti saranno comunque tenute a versare, indipendentemente dal gestore cui aderiranno per regolarizzare la loro posizione.
In tale maniera il PolieCo ha confermato la sua vocazione ambientalista, dichiaratamente prevalente, ed ha ribadito la sua posizione centrale nel sistema del riciclaggio dei rifiuti.
A tal proposito l’Avv. Tommaso Marvasi, da noi sentito in merito all’importante risultato professionale conseguito presso l’Agcm, ci ha dichiarato: «Il Consorzio PolieCo – che ho l’onore di difendere da avvocato esterno fin dalla sua costituzione nel 1997 con i decreti Ronchi – ha sempre anteposto le questioni ambientali a quelle economiche. Anche nel mandato ricevuto dal mio Studio per l’istruttoria dell’Antitrust le istruzioni ricevute erano sempre finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente. In effetti non c’era stata alcuna discriminazione del sistema alternativo autorizzato solamente nel giugno 2021, ma unicamente una prassi determinata dall’azione di monopolista tenuta per oltre venti anni. Si tratta, peraltro, di una posizione che l’ha reso esclusivo protagonista ed autore degli eccellenti risultati conseguiti dall’Italia nel settore e che hanno posto il PolieCo ai primissimi posti in Europa. L’attestazione non è mia, ma – per quanto il Consorzio PolieCo non sia citato direttamente – si può trarre dai dati indicati nel rapporto strategico su “La circolarità della plastica: opportunità industriali, innovazione e ricadute economico-occupazionali per l’Italia”, pubblicato da parte di The European House Ambrosetti. I dati qui esaminati sono infatti riferiti proprio al periodo in cui il PolieCo, nel settore agiva come monopolista, sperimentato filiere e soluzioni, soprattutto nell’agricoltura e nell’edilizia. Mi sia consentito chiudere questa dichiarazione ringraziando Lucia Denza e Franco Toni di Cigoli, i professionisti che assieme a me hanno conseguito l’importante risultato; ma anche di esprimere il vivo apprezzamento alla Direzione Energia e Industria di Base della Direzione Generale della Concorrenza, per l’intelligenza e la competenza con cui hanno affrontato la questione e per interlocuzioni a noi concesse».