Importante riconoscimento assegnato dal Cambridge Assessment English nella categoria “English Teacher who Makes a Difference” alla Windsor School di Putignano, diretta dalla professoressa Daniela Gigante per aver permesso a una giovane studentessa legalmente cieca, con solo 1/20 gradi ad entrambi gli occhi, di superare l’esame Proficiency C2, il gradino più alto della scala Cambridge. La professoressa di madrelingua inglese che ha seguito la studentessa ha ottenuto il secondo posto . Il primo è andato alla professoressa Valentina Matone dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline di Foggia.
A Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore del Regno Unito a Roma, il 20 novembre scorso sono stati celebrati gli annuali “Preparation Centres Awards”, un premio ormai alla sua nona edizione e che quest’anno ha assegnato un meritatissimo secondo posto nella categoria “Insegnante di inglese che fa la differenza” all’esaminatrice della Windsor School of English di Putignano che ha permesso a una ragazza gravemente ipovedente di conseguire il certificato Proficiency C2 nonostante la sua disabilità. Il riconoscimento assegnato dal Cambridge Assessment English, l’ente certificatore maggiormente riconosciuto a livello internazionale per la lingua inglese, rappresenta anche la pubblica gratitudine per i numerosi accorgimenti adottati per la buona riuscita del percorso di preparazione e per il completamento della prova d’esame, svolta sfruttando tempi extra e utilizzando le stesse complesse strategie già adottate a lezione.
“All’inizio dello scorso anno scolastico, – ha affermato la professoressa Gigante-il papà della studentessa ci ha contattati chiedendo di poter fare lezione individualmente sua figlia con una delle nostre docenti madrelingua, per prepararla all’esame Proficiency C2, il gradino più alto della scala Cambridge. In quell’occasione ci ha presentato la sua diagnosi, spiegandoci nel dettaglio i bisogni speciali dovuti alla patologia”
“Ho preso da subito a cuore il suo caso – ha aggiunto la professoressa Gigante -, accettando questa nuova e grande sfida, anche alla luce della passione della studentessa per la lingua inglese e mi sono subito mobilitata per rispondere a tutti i suoi bisogni e per assicurarle il materiale didattico digitale, essenziale per le lezioni”.Mi sono però scontrata con un primo ostacolo: la difficoltà nel reperire materiale digitale per questo livello. Avendo la studentessa una vista molto limitata, può leggere solo per brevi intervalli di tempo e soltanto attraverso l’utilizzo di un dispositivo, che preveda la possibilità di ingrandire il testo alla grandezza del carattere 72 . La ricerca è stata lunga e complessa dato che il materiale digitale presente sul mercato del livello C2 è molto scarso e ho dovuto contattare numerose case editrici, prima di trovare il materiale digitale, adottato poi appositamente per il suo corso. “
“Era necessario –ha spiegato la professoressa Gigante-che l’insegnante si sostituisse a lei nella lettura di testi lunghi, perché la studentessa non era ancora abile nella lettura dei testi in braille, e nella scrittura dei testi, da lei dettati, facendo lo spelling di ogni parola. Per gli esercizi di conversazione finalizzati alla preparazione dello speaking, l’insegnante forniva invece una descrizione accurata di tutti gli elementi presenti nelle figure e nelle mappe concettuali che la studentessa doveva commentare, non potendo fare affidamento sulla propria vista per riconoscere correttamente parole, oggetti o persone. Negli esercizi di ascolto invece l’insegnante leggeva per la prima volta le domande chiedendole quali fossero le parole chiave da evidenziare nella domanda stessa. Durante il primo ascolto del brano la ragazza chiedeva di fermare l’audio quando aveva un’idea di quale potesse essere la risposta, quindi l’insegnante inseriva una P (possible) affianco alla risposta stessa. Prima del secondo ascolto, l’insegnante rileggeva le parole chiave della domanda e durante il secondo ascolto la strudentessa confermava la risposta data durante il primo ascolto, chiedendo di stoppare l’audio quando necessario. La ragazza svolgeva i compiti scritti sempre al computer; l’insegnante correggeva utilizzando il colore verde o il grassetto cambiando quindi il carattere. Durante l’esame vero e proprio l’insegnante è stata con lei durante tutto il tempo (l’esame per lei è durato 6 ore).”
Questi e numerosi altri accorgimenti sono stati essenziali per la buona riuscita del percorso di preparazione e per il completamento della prova d’esame, svolta sfruttando tempi extra e utilizzando le stesse strategie e modalità già adottate a lezione. Il premio è il riconoscimento del valore dell’impegno esemplare non solo didattico ma anche umano e sociale della Windsor School of English.
All’evento hanno presenziato anche Kassim Ramji (Console Generale del Regno Unito a Milano), Gisella Langè (Consigliera del Ministero dell’Istruzione e del Merito) e Stephen Sprague, (Presidente della British Chamber of Commerce for Italy), testimoniando come l’inglese continui ad avere un ruolo primario nel commercio, nelle relazioni internazionali e nel mondo digitale.