La formica di fuoco arriva in Italia: 88 nidi trovati in Sicilia

La formica di fuoco o formica guerriera (Solenopsis invicta), una delle specie più invasive del mondo, è arrivata in Italia insediandosi in Sicilia. Un team di ricercatori italiani e spagnoli ha segnalato la presenza di ben 88 nidi di Solenopsis in un’area di 4,7 ettari, vicino a Siracusa. “Questa specie – si legge nello studio pubblicato su Current Biology – provoca seri danni agli ecosistemi naturali e all’agricoltura e può avere un impatto anche sulla salute umana; la puntura di questa formica è dolorosa e irritante e può potenzialmente generare anche reazioni allergiche o shock anafilattici”.

Possibilità di colonizzazione

Nello studio denominato ‘The fire ant Solenopsis invicta is established in Europe’ si precisa: “Tramite analisi genetiche è stato possibile individuare la Cina e gli Stati Uniti come i più probabili luoghi di origine della popolazione introdotta, entrambi paesi in cui questa specie invasiva di origine sudamericana si è diffusa da tempo”. Il team di biologi, guidato da Roger Vila dell’IBE CSIC e da Mattia Menchetti, dottorando INPhINIT “la Caixa” all’IBE, in collaborazione con il Centro di Ricerca CREAF e con le università di Parma e Catania, ha illustrato risultati preoccupanti circa la possibilità di colonizzazione di questa formica in Europa e riguardo la sua possibile espansione in tutto il continente, che potrebbe essere favorita dai cambiamenti climatici. Originaria del Sud America, la formica di fuoco si è già stabilita e diffusa in gran parte degli Stati Uniti, in Messico, in Cina, in Australia e in Nuova Zelanda. Nello studio il team ha tracciato la distribuzione di questa formica invasiva, per prevedere la potenziale diffusione in Italia e in Europa, mostrando che metà delle aree urbane del continente sarebbero già idonee e che il riscaldamento climatico previsto ne favorirebbe l’espansione. A riguardo, Roger Vila dell’Istituto di Biologia Evoluzionistica in Spagna ha dichiarato: “Ciò è particolarmente preoccupante perché molte città, tra cui Londra, Amsterdam e Roma hanno grandi porti marittimi, che potrebbero consentire alle formiche di diffondersi rapidamente in più paesi e continenti”.

Insediamento della Solenopsis invicta

Il gruppo di ricerca ha identificato: “La presenza di almeno 88 nidi della formica di fuoco in un’area di circa 5 ettari vicino alla città siciliana di Siracusa”. Nel dettaglio, l’area invasa confina con la foce di un fiume, dove le frequenti punture di formiche segnalate dal 2019 nella zona, hanno spinto i ricercatori ad eseguire un sopralluogo e a prelevare alcuni campioni. L’indagine effettuata nell’area ha portato all’identificazione della specie Solenopsis invicta. Al momento non è chiaro come questi insetti abbiano raggiunto il luogo, ma secondo il principale autore della ricerca, Mattia Menchetti, la vicinanza del porto di Augusta, uno dei maggiori porti mercantili dell’isola, distante circa 13 km dall’area oggetto dell’invasione, potrebbe essere rilevante per l’introduzione di questa specie. Da qui, le formiche di fuoco potrebbero essersi diffuse, colonizzando anche altri siti.

Specie invasiva

Le formiche di fuoco sono di colore bruno rossastro e di piccole dimensioni, con una lunghezza che va dai 2 ai 4 mm. Esse sono dotate di un pungiglione velenoso che infligge punture estremamente dolorose. Queste formiche sono considerate dannose, non solo per il dolore causato dalla puntura, ma perché la costruzione dei formicai può danneggiare le radici delle piante, portando alla perdita di intere piantagioni, interferendo con la produzione agraria. Spesso i loro formicai compaiono in campi o in aree suburbane. La Solenopsis invicta è stata inserita dagli specialisti della Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. A tal proposito, Menchetti ha confermato: “Solenopsis invicta è una delle specie invasive peggiori. Può diffondersi in rapidamente modo allarmante, costituisce inoltre una minaccia per gli animali e il bestiame, in quanto in grado di infliggere gravi lesioni o uccidere gli animali, soprattutto i più giovani o deboli.”.

Monitoraggio

I ricercatori, che ritengono un aiuto prezioso la partecipazione dei cittadini nella segnalazione di questi insetti, hanno dichiarato: “I primi passi per cercare di fermare l’invasione sono già in corso, a partire dalla pianificazione dell’eradicazione e il monitoraggio della specie da parte della Regione Sicilia. Potrebbe rappresentare un aiuto prezioso la partecipazione dei cittadini nella segnalazione della possibile presenza di S. invicta”. L’invito dei ricercatori è ad organizzare gruppi di ‘Citizen science’ (attività legate ad una ricerca scientifica) in cui le persone scattino foto, se pensano di aver trovato le formiche di fuoco. Saranno poi gli esperti a verificare la specie.