La sicurezza sul lavoro è il “banco di prova primario per la civiltà di un Paese”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla prima edizione del Forum “Made in Inail”, in cui enti di ricerca e università, in collaborazione con partner eccellenti, hanno presentato i progetti più significativi nel campo della prevenzione e della cura dei danni gravi derivanti dagli infortuni professionali. Tanti sono gli elementi, ha ricordato il presidente, che concorrono alla prevenzione: “L’aggiornamento continuo, la formazione di una coscienza diffusa di responsabilità propria e verso gli altri per la sicurezza quando si lavora. Una definizione precisa e efficace di regole di comportamento. Un’accurata vigilanza sui luoghi di lavoro perché queste regole vengano rispettate”. Per Mattarella è imprescindibile la collaborazione tra lavoro e ricerca per la messa a fuoco del nostro “sistema immunitario” in questo settore.
Calderone: “Stilare road map di interventi”
Per la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, la sicurezza sul lavoro rappresenta una delle priorità del suo mandato. Tre vittime in media al giorno, ha detto la ministra, obbligano a porre molta attenzione a questo tema, così come i dati Inail sulla sicurezza nell’edilizia da cui emerge un’altissima percentuale di irregolarità. Anche per Calderone molte risposte possono arrivare dalla tecnologia, ma da sola “non basta se non si innesta sulla corretta cultura della sicurezza. Dobbiamo accompagnare lavoratori e imprese attraverso le evoluzioni del mondo del lavoro”. Occorre prevedere sempre nuovi rischi e nuove fattispecie di infortunio o malattia professionale e, quindi, “nuove linee guida, una formazione più mirata, una diversa attività di controllo per aziende e smart workers”.
Per Inail prevenzione e cura poggiano sulla tecnologia
Scienza, ricerca, robotica e innovazioni digitali, dunque, gli strumenti più efficaci per combattere la piaga degli infortuni e dei morti sul lavoro. Ne è convinto anche Franco Bettoni, presidente Inail, che ha ricordato come “negli ultimi anni l’Inail abbia registrato un significativo ampliamento delle proprie competenze, affermandosi come un ente capace…di configurarsi progressivamente come il garante della tutela globale integrata di lavoratrici e lavoratori. La tradizionale funzione assicurativa è stata, infatti, potenziata da numerose attività nell’ambito della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e del reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità”. L’impegno della ricerca “Made in Inail”, ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola, è rendere i cantieri del Pnrr un grande laboratorio europeo per l’innovazione, attraverso tecniche e strumenti al servizio di una prevenzione più efficace, di una riabilitazione e un reinserimento più rapidi e di una riduzione dei costi sociali e sanitari che derivano da infortuni e malattie professionali, in linea con il Quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027. “L’obiettivo è quello di portare i risultati dell’attività di ricerca anche nelle micro, piccole e medie imprese con una logica a cascata”.