Mattarella: “Volontariato e infrastrutture, doppio motore del futuro dell’Italia”

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Tempio Maggiore di Roma accolto da Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

In mattinata i 120 anni del Tempio Maggiore di Roma e i 500 anni dalla nascita della Comunità Ebraica. Il Rabbino Capo al Presidente: “Lei è il nostro baluardo”

“Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per la coesione sociale della comunità”. Con queste parole Sergio Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza dell’impegno volontario in occasione della Giornata internazionale del volontariato per lo sviluppo economico e sociale, celebrata ieri. In un contesto globale caratterizzato da sfide sempre più complesse – dai cambiamenti climatici alle crisi umanitarie, fino alle emergenze economiche e sociali – il ruolo dei volontari emerge come una risposta concreta e fondamentale: “L’azione dei volontari si propone come un’efficace componente per affrontare scenari che rendono le nostre società più fragili”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica, ricordando che il volontariato rappresenta “una generosa espressione dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale sanciti dalla Costituzione”.

Questo riconoscimento si inserisce in un momento in cui la società italiana si trova a riflettere sulle proprie risorse morali e culturali per affrontare le sfide del futuro. Tra queste, la promozione della memoria storica, lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica delle infrastrutture rappresentano temi centrali, come emerso dagli interventi del Capo dello Stato nelle ultime settimane.

Volontariato e solidarietà

Il Capo dello Stato ha ricordato che, secondo le Nazioni Unite, il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dipende dal contributo di ciascun individuo. Attraverso il volontariato, ogni persona può diventare “parte delle soluzioni”. Le associazioni di volontariato italiane operano in settori chiave come il soccorso in caso di calamità naturali, il supporto ai più vulnerabili, la protezione dell’ambiente e la promozione culturale. Questa vasta rete di solidarietà non solo fornisce risposte immediate a crisi ed emergenze, ma crea legami profondi e duraturi tra le persone, rafforzando il tessuto sociale del Paese.

Comunità ebraica: memoria e resilienza

La riflessione sul valore della coesione sociale e della memoria collettiva ha trovato un altro momento significativo nella recente cerimonia per celebrare i 120 anni dall’inaugurazione del Tempio Maggiore di Roma e i 500 anni dalla nascita della Comunità Ebraica. Alla cerimonia, conclusasi con un lungo applauso, erano presenti anche alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente del Senato, Ignazio La Russa e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Ad aprire gli interventi, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, che ha voluto richiamare l’attenzione sui valori fondanti della Costituzione italiana, definendola un pilastro per la stabilità e l’uguaglianza: “La Carta fondamentale scritta dopo la fine della barbarie nazifascista – ha ricordato – è il documento che afferma il principio di uguaglianza dei cittadini. Un testo che porta la firma di un ebreo, Umberto Terracini, il quale, insieme agli altri padri costituenti, contribuì a costruire l’architettura democratica del nostro Paese”. L’intervento del Rabbino Capo è stato anche un messaggio diretto al Presidente della Repubblica: “In tempi difficili come questi – ha detto Di Segni – la nostra comunità guarda a Lei come il primo garante di quel testo e della stabilità del nostro Paese”.

Infrastrutture, il messaggio di Mattarella

Parallelamente al riconoscimento del valore del volontariato, Mattarella sempre ieri ha rivolto l’attenzione al ruolo delle grandi infrastrutture nel favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese. In una lettera inviata ad Autostrade per l’Italia, il Capo dello Stato ha sottolineato come le reti stradali abbiano rappresentato “un grande acceleratore della modernità” e abbiano contribuito a rendere effettivo il diritto alla mobilità.

L’occasione è stata la presentazione della mostra ‘Italia in movimento. Autostrade e futuro’, in corso al MAXXI di Roma, che celebra il centenario del primo tratto autostradale italiano, l’Autostrada dei Laghi. Mattarella ha evidenziato come le infrastrutture moderne debbano affrontare sfide nuove, tra cui l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, per rispondere alle esigenze delle generazioni future.

Il presidente: guardare al futuro

“Rivedere le immagini di come eravamo e di quanto le trasformazioni intervenute abbiano mutato gli scenari e la loro stessa percezione – ha osservato il Presidente – dà coscienza del cammino compiuto insieme e invita a guardare al futuro”. Uno degli obiettivi principali della mostra è proprio quello di stimolare una riflessione collettiva sulle capacità generatrici delle grandi infrastrutture e sull’effetto moltiplicatore delle reti in termini di crescita e progresso.

Inaugurata nel 1924, l’Autostrada dei Laghi fu la prima strada al mondo progettata esclusivamente per il traffico automobilistico. Lunga 50 chilometri, collegava Milano a Varese e Como, e rappresentò un modello di modernità e audacia ingegneristica. Nel contesto del centenario, Mattarella ha sottolineato come questa infrastruttura sia stata un simbolo di innovazione e un punto di riferimento per lo sviluppo successivo della rete autostradale.

Oltre agli aspetti economici e tecnologici, il Presidente ha evidenziato il valore sociale delle autostrade: Hanno reso effettivo il diritto alla mobilità”, ricordando infine che il trasporto non è solo un mezzo per spostarsi, ma una leva per l’inclusione, l’accesso alle opportunità e la riduzione delle disuguaglianze.