L’Unesco interviene sul Patrimonio in pericolo in Palestina

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Inserito nelle liste di protezione il monastero di Saint Hilarion-Dill Umm Amer

Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, riunito a Nuova Delhi, in India, ha deciso di iscrivere il sito “Il Monastero di Saint Hilarion-Dill Umm Amer” in Palestina contemporaneamente nella Lista del Patrimonio Mondiale e nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. Questa decisione riconosce sia il valore del sito che la necessità di proteggerlo dal pericolo. “In considerazione delle minacce a questo sito patrimonio posto dal conflitto in corso nella Striscia di Gaza, il Comitato del Patrimonio Mondiale ha utilizzato la procedura di iscrizione di emergenza prevista dalla Convenzione del Patrimonio Mondiale. In conformità con i termini della Convenzione, i suoi 195 Stati Parte si impegnano ad evitare di adottare misure deliberate che possano causare danni diretti o indiretti a questo sito, che è ora iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale, e per assistere nella sua protezione.”

Al via la protezione e assistenza

L’Inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo apre automaticamente le porte a meccanismi di assistenza tecnica e finanziaria internazionale per garantire la protezione della proprietà e, se necessario, per facilitarne la riabilitazione. Il monastero di Saint Hilarion-Tell Umm Amer, uno dei siti più antichi del Medio Oriente, fu fondato da Saint Hilarion e fu sede della prima comunità monastica in Terra Santa. Situato al crocevia delle principali rotte commerciali e di scambio tra Asia e Africa, era un centro di scambi religiosi, culturali ed economici, che illustrava la prosperità dei siti monastici del deserto nel periodo bizantino. Nel dicembre 2023, nella sua 18a sessione, il Comitato intergovernativo dell’Unesco per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato aveva già deciso di concedere “protezione provvisoria rafforzata” al monastero nell’ambito della Convenzione dell’Aia del 1954 e del suo secondo protocollo.

La cultura contribuisce alla pace

Con 194 Stati membri, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura contribuisce alla pace e alla sicurezza conducendo una cooperazione multilaterale in materia di istruzione, scienza, cultura, comunicazione e informazione. Con sede a Parigi, l’UNESCO ha uffici in 54 paesi e impiega oltre 2300 persone. L’Unesco supervisiona più di 2000 siti del patrimonio mondiale, le riserve della biosfera e i geoparchi globali; reti di città creative, di apprendimento, inclusivo e sostenibile; e oltre 13.000 scuole associate, presidenti universitari, istituti di formazione e di ricerca. Il suo direttore generale è Audrey Azoulay che ricorda come negli atti di costitutuzione dell’Unesco è scritto: “Dal momento che le guerre iniziano nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che le difese della pace devono essere costruite.”