La società americana vede tra le sue file anche il manager italiano Federico Daffina

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La società americana vede tra le sue file anche il manager italiano Federico Daffina

Una ventata di freschezza nel panorama degli investimenti blockchain, puntando su una strategia a lungo termine che promuove un ecosistema digitale sostenibile e prospero. Con un coinvolgimento diretto e una visione orientata alla costruzione di valore reale, Reverie si posiziona come un partner strategico per le startup che aspirano a costruire qualcosa di solido e duraturo nel mondo delle criptovalute. E dunque, dopo alcuni anni di investimenti minori, Reverie, società di consulenza e investimento crypto con sede a New York, ha deciso di fare il grande salto. Il crypto advisory firm ha annunciato il lancio di un fondo da 20 milioni di dollari dedicato a investimenti in startup blockchainnelle fasi pre-seed e seed. A rivelarlo è stato il co-fondatore Larry Sukernik in un’intervista esclusiva a TechCrunch.

Un contributo significativo al successo di questa società arriva proprio dallʼItalia. Federico Daffina, uno dei principali manager di Reverie, ha giocato un ruolo chiave nel garantire la credibilità e lʼespansione internazionale del marchio. La sua esperienza ha rafforzato la posizione di Reverie nel mercato globale.

Investitori statunitensi

Il fondo è sostenuto da due investitori istituzionali statunitensi, i cui nomi restano per ora riservati, e segue due anni di investimenti più contenuti in circa 40 aziende. Tra queste, ci sono nomi di spicco come la piattaforma di scambio decentralizzata Osmosis, la società specializzata nel scaling della blockchain Sovereign Labs e il marketplace crypto focalizzato su Solana, Orca. Reverie ha anche avuto un ruolo consultivo in progetti di rilievo come Compound e dYdX, dimostrando la sua influenza nel settore delle Organizzazioni Autonome Decentralizzate (Dao).

Un fondo per il lungo termine

Reverie si distingue dalla massa dei fondi di investimento cryptoper il suo approccio diverso. A differenza di molti fondi che puntano su innovazioni tecniche o sulla crescita speculativa, Reverie ha l’obiettivo di sostenere startup che sviluppano prodotti realmente desiderati dagli utenti, evitando di favorire unicamente progetti che possono essere percepiti come scommesse a breve termine. “Abbiamo capito che non si possono scambiare punti di QI per utenti”, ha detto Sukernik. “Ogni azienda di successo nel mondo — che sia Apple, Facebook o Google — ha iniziato costruendo prodotti che le persone vogliono, non facendo ricerca tecnica”.

Lo stesso Federico Daffina sottolinea che Reverie non si limita al mero sostegno finanziario: l’azienda gioca anche un ruolo attivo nella governance di diverse Dao. Questo impegno va oltre il semplice voto sulle decisioni: Reverie partecipa direttamente alla definizione delle strategie di allocazione del capitale, all’espansione di mercato, allo sviluppo di partnership esterne e alla crescita aziendale. Il suo approccio è quindi multidimensionale, mirato a garantire stabilità e successo a lungo termine per le Dao.

La visione di Reverie: oltre la speculazione

Mentre molti venture capitalist (VC) nel settore crypto usano la speculazione come strumento di ingresso per attrarre utenti, Reverie rigetta questa premessa. “C’è un mercato molto più grande nei prodotti non speculativi e nella costruzione di cose che le persone amano”, ha affermato Sukernik. Non è una critica diretta ai progetti speculativi, dato che la società ha comunque investito in alcune delle più grandi piattaforme di scambio. Tuttavia, Reverie vuole spingersi oltre e investire in startup che sappiano combinare le caratteristiche uniche del crypto per creare prodotti ‘speciali’ e sostenibili a lungo termine.

Questa filosofia è alla base della decisione di Reverie di lanciare un fondo da 20 milioni di dollari. Sukernik ha spiegato che il fondo è stato strategicamente impostato su questa cifra per mantenere il focus. “È più difficile distribuire un fondo da 100 milioni di dollari in modo profittevole. Non ci sono abbastanza startup nel crypto per giustificare un tale capitale, e i 20 milioni sono sufficienti per dimostrare che un investitore attivo può costruire aziende generazionali”.

Un approccio pratico e coinvolto

L’obiettivo di Reverie, guidato dai suoi co-fondatori Larry Sukernik e Derek Hsue, è quello di avere un ruolo più diretto e pratico nello sviluppo delle aziende in cui investe. Entrambi hanno esperienze significative alle spalle: Sukernik e Hsue sono stati investitori rispettivamente presso Digital Currency Group e Blockchain Capital, due nomi di spicco nel mondo del venture capital crypto. Il loro desiderio di essere più coinvolti nel processo di costruzione delle aziende è nato dal loro disappunto per l’approccio distaccato di molti fondi di investimento nel settore.

“Molti investitori crypto sono solo ‘ragazzi dei soldi’, non hanno mai gestito aziende o se lo hanno fatto è stato molto tempo fa, quindi non possono dare consigli aggiornati e utili ai fondatori”, ha osservato Sukernik. “Noi volevamo essere più presenti.”