Un’altra battaglia legale scoppia nell’arena dei colossi tecnologici, con gli ex dirigenti di Twitter che presentano una causa contro Elon Musk e X Corp., società di proprietà di Musk, sostenendo di non aver ricevuto 128 milioni di dollari di buonuscita non ancora retribuita. Questo nuovo fronte legale si apre in un periodo di crescente tensione nel mondo delle tecnologie digitali. I principali attori coinvolti in questa causa includono Parag Agrawal, CEO di Twitter, Ned Segal, CFO, Vijaya Gadde, Chief Legal Officer, e Sean Edgett, Consigliere Generale. Essi accusano direttamente Musk di aver agito in modo vendicativo nei loro confronti dopo l’acquisizione di Twitter da parte di X Corp. per 44 miliardi di dollari. Secondo quanto riportato nella denuncia, Musk avrebbe rifiutato ripetutamente di onorare chiari impegni contrattuali nei confronti degli ex dirigenti di Twitter, compresi i pagamenti di buonuscita. Gli avvocati degli ex dirigenti affermano che Musk, da quando ha preso il controllo di Twitter, ha adottato una politica di boicottaggio verso dipendenti, proprietari e venditori.
Tante cause legali
La denuncia fa riferimento a più di 25 cause legali intentate contro il business dei social media da parte di fornitori di software e servizi per mancato pagamento. Gli avvocati degli ex dirigenti accusano Musk di non rispettare i suoi obblighi finanziari, di considerarsi al di sopra delle regole e di utilizzare la sua ricchezza e il suo potere per sopraffare chiunque osi dissentire. Particolarmente rilevante è il riferimento ai commenti attribuiti a Musk nel suo biografo ufficiale, Walter Isaacson, in cui avrebbe minacciato di perseguire i dirigenti e i direttori di Twitter fino alla loro morte. Gli avvocati degli ex dirigenti sostengono che Musk si sia vantato con Isaacson di aver pianificato di privare i dirigenti delle loro indennità di fine rapporto per risparmiare 200 milioni di dollari.