Il Presidente americano Biden chiede tasse più alte per le imprese e i ricchi

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Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha presentato lunedì un audace piano di bilancio che mira a ridurre il deficit del paese di 3 trilioni di dollari nel corso del prossimo decennio. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, Biden propone un aumento delle tasse per le aziende e i ricchi, in linea con il suo impegno a rendere l’economia più equa. Le proposte di Biden, già discusse nel suo recente discorso sullo stato dell’Unione, rappresentano un netto contrasto rispetto alla politica fiscale dei repubblicani, che hanno sostenuto e chiesto l’estensione dei tagli fiscali di 2 trilioni di dollari firmati in legge dall’ex presidente Donald J. Trump nel 2017.

La politica fiscale è da sempre al centro dell’impegno di Biden per promuovere la giustizia economica e contrastare le proposte fiscali repubblicane che i democratici considerano incentivi per i ricchi.

I dubbi

Durante un discorso tenuto nel New Hampshire, il Presidente USA ha sollevato dubbi sul giusto equilibrio del codice fiscale, affermando che neanche lui lo ritiene equo. Nel complesso, il piano di Biden prevede 5 trilioni di dollari di tasse aggiuntive sulle società e sui redditi più alti nel prossimo decennio.

Questi aumenti fiscali comporterebbero una serie di misure volte a far sì che le società americane paghino una quota maggiore delle loro entrate in tasse federali. Tra le proposte più significative vi è l’aumento dell’aliquota dell’imposta sulle società dal 21% al 28%, un ritorno al livello stabilito dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017.

Biden propone anche di aumentare l’imposta minima sulle società dal 15% al 21%, che si applicherebbe alle società che, pur dichiarando un reddito annuo superiore a 1 miliardo di dollari agli azionisti, riescono a ridurre le loro aliquote fiscali effettive utilizzando detrazioni, crediti e altri trattamenti fiscali preferenziali.