‘Oppenheimer’ domina gli Oscar: 7 statuette. Niente premi per ‘Io capitano’ di Garrone

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Esteri / In primo piano
  • Tempo di lettura:2 minuti di lettura

Il ritratto epico di Christopher Nolan sul padre della bomba atomica, ‘Oppenheimer’, ha conquistato il cuore degli spettatori e della critica, portando a casa il premio come miglior film alla 96esima edizione degli Academy Awards, insieme a sei altri prestigiosi riconoscimenti. Il film ha dominato la serata, guadagnandosi applausi e acclamazioni mentre si aggiudicava i premi per miglior regista, miglior attore, miglior attore non protagonista, migliore colonna sonora originale, migliore fotografia e miglior montaggio. Con 13 nomination all’attivo, ‘Oppenheimer’ era già stato celebrato ai Golden Globe e alla Producers Guild of America, confermando la sua posizione come uno dei favoriti indiscussi della stagione dei premi. Distribuito da Universal Pictures, il film ha conquistato sia il favore della critica che il sostegno del pubblico, diventando un vero e proprio campione d’incassi al botteghino. Il trionfo di ‘Oppenheimer’ ha ulteriormente consolidato la posizione di Christopher Nolan come uno dei principali registi della Hollywood moderna. Già noto per opere iconiche come la trilogia del ‘Cavaliere oscuro’, ‘Inception’ e ‘Dunkirk’, Nolan ha dimostrato ancora una volta il suo talento visionario e la sua abilità nel portare storie complesse e coinvolgenti sul grande schermo.

Altri premi

La serata degli Oscar ha anche riservato alcune sorprese, soprattutto per quanto riguarda la categoria della miglior attrice protagonista. Nonostante i pronostici a favore di Lily Gladstone per la sua interpretazione in ‘Killers of the Flower Moon’ di Martin Scorsese, l’Academy ha invece premiato per la seconda volta Emma Stone, per il suo ruolo in ‘Povere creature!’. Inoltre, la categoria del miglior film straniero ha visto la vittoria del super favorito ‘La zona d’interesse’ di Jonathan Glazer, sconfiggendo il film italiano ‘Io capitano’ di Matteo Garrone.