Polemiche per opere d’arte legate alla comunità LGBTQ, amministratore comunale del New Hampshire si dimette

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Venerdì 2 febbraio è stato l’ultimo giorno di lavoro per l’amministratore comunale di una piccola comunità del New Hampshire. Jim Gleason, 65 anni, si è dimesso ufficialmente dopo che tre opere d’arte, sponsorizzate dal gruppo no-profit LGBTQ North Country Pride, avevano attirato le ire della senatrice di Stato Carrie Gendreau, membro del consiglio comunale. Una delle opere, esposta l’estate scorsa sul lato di un ristorante cinese, presentava un sottile arcobaleno, inteso a simboleggiare l’inclusività per la comunità LGBTQ. “Non voglio che questo accada nella nostra città – ha affermato la Gendreau durante una riunione del consiglio comunale in agosto -. Non voglio che sia qui”. “Se si tratta di proprietà privata – ha replicato Gleason – dobbiamo solo assicurarci di non violare la libertà di parola e la libertà di espressione”. Poche settimane dopo, la Gendreau, una praticante cristiana, ha riferito al “Boston Globe” di percepire l’opera d’arte da una “prospettiva biblica”, sostenendo che contenesse “messaggi demoniaci nascosti” e definendo l’omosessualità un “abominio”.

Coming out

Il figlio di Gleason, Patrick, fece coming out con il padre all’età di sedici anni. L’artista ricorda vividamente la conversazione che ebbe con suo figlio quel giorno.  “Amo entrambi i miei ragazzi – disse Gleason, che ha anche un altro figlio – Ma devo amarti un po’ di più adesso, perché la tua vita sarà più dura”.  Gleason ha perso il figlio gay dopo una battaglia contro il cancro nel 2016. L’artista ha ricordato il momento in cui la Gendreau entrò nel suo ufficio supplicandolo di “fermare lo spettacolo”. Quando Gleason le ha spiegato che non poteva controllare quali produzioni fossero rappresentate, la donna ha risposto con un attacco personale. “Si è girata per andarsene – ha raccontato Gleason – poi si è voltata e ha detto: ‘Sai, ho letto di tuo figlio e spero solo che tu sia felice che sia all’inferno con il diavolo a cui appartiene. Quando si perde un figlio, il dolore non svanisce mai. Lo si porta con sé ogni giorno – ha aggiunto -. E farmelo evocare e dirmi che mio figlio, che era una persona meravigliosa e fantastica, è all’inferno con il diavolo a causa di come è nato, bene, non posso essere d’accordo”. Gleason ha deciso di dimettersi.