Sul tavolo del primo confronto, puramente interlocutorio, con le parti sociali ed economiche del Paese, il neo ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha posto tutti i nodi cruciali legati al tema dell’occupazione, a partire da un fondo di accompagnamento al lavoro per giovani e donne, la formazione, le politiche attive, gli ammortizzatori sociali, la sicurezza nei luoghi di lavoro e un potenziamento delle relazioni industriali. “Oggi c’è stato un primo contatto, ci siamo conosciuti”, è stato il commento a caldo del segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, aggiungendo che la richiesta primaria dei sindacati è stata “sul recupero del potere d’acquisto per lavoratori e pensionati, sulla detassazione degli aumenti contrattuali e tredicesime, sulle pensioni e sulla sicurezza sul lavoro”, oltre a quella di “aprire subito un tavolo sulle pensioni”, in vista anche della manovra di Bilancio. Quota 41 “può essere un punto di riferimento, ma è ancora presto per poter dire in che modo e con quali condizionalità”, ha risposto Calderone ad una domanda diretta sulla riforma.
Cgil: prospettive per i navigator, contrasto alla precarietà e contratti erga omnes
Al momento su tutti i fronti aperti nessuna risposta concreta, dunque. ”Vedremo comunque se nei prossimi giorni saranno convocati tavoli di settore”, ha dichiarato il leader Cgil, Maurizio Landini, che aveva portato con sé anche il dossier sui navigator, i lavoratori assunti in concomitanza con l’avvio del Rdc il cui contratto è scaduto e che ora, dopo 3 anni, rischiano di restare a casa. Tra gli altri temi sostenuti dalla CGIL anche salute, sicurezza, pensioni, potere d’acquisto dei salari, lotta alla ”precarietà ormai insostenibile”, salario minimo e, soprattutto, una legge sulla rappresentanza, rinnovando la richiesta di contratti erga omnes. Ma Landini proprio due giorni aveva richiesto anche un confronto diretto con Meloni “sulla legge di bilancio, sulle bollette e l’aumento netto di salari e pensioni, oltre ad una riforma del fisco equa”, senza al momento risposte da parte del nuovo Governo.
Cisl: Tavoli su potere di acquisto dei salari, sicurezza sul lavoro e pensioni
Più soddisfatto dell’incontro, fosse anche perché convocato a pochi giorni dell’insediamento del nuovo Governo, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che, però, ha sollecitato come gli altri l’immediata apertura di tavoli di lavoro: “Abbiamo detto alla Ministra che bisogna definire un metodo di impegno per un confronto strutturato e permanente , aprendo tavoli dedicati su difesa del potere di acquisto di salari, retribuzioni e pensioni indeboliti dall’aumento dei prezzi energetici e dei beni alimentari”. Poi, la questione prioritaria della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro “in una visione concertata tanto nell’inasprimento delle misure sanzionatorie quanto nell’investimento su prevenzione e formazione a iniziare dalla scuola”. Infine, previdenza e pensioni (per tornare al sistema profili di equità, flessibilità, inclusività, stabilità delle regole), pensioni di garanzia per giovani e donne, previdenza complementare, strutturalità, allargamento Ape sociale e flessibilità in uscita, politiche attive e ammortizzatori, cogliendo le opportunità previste dal Pnrr per rilanciare il lavoro.
Confcommercio: riduzione costo del lavoro e deducibilità pensioni e sanità integrative
Confcommercio, ha rilanciato il tema della riduzione del costo del lavoro, insieme a quello degli ammortizzatori sociali, dei contratti nazionali, dell’aumento del potere d’acquisto dei lavoratori, dell’incremento ed estensione della deducibilità dei contributi versati alle forme sanitarie e pensionistiche integrative, della riduzione dell’aliquota contributiva per il finanziamento degli indennizzi per la cessazione delle attività commerciali e delle pensioni. “È necessario che l’aumento graduale dei costi per le imprese, connesso alla riforma degli ammortizzatori sociali, sia prorogato”, ha chiesto l’associazione. Costo del lavoro e disallineamento tra domanda e offerta di personale sono al momento i due principali problemi di artigiani e piccole imprese, ha affermato Dario Costantini, presidente nazionale della Cna.
Usb: reato di omicidio sul lavoro, RDC, salario minimo e innalzamento delle pensioni sociali
Introduzione del reato di omicidio sul lavoro, tutela dei salari, salario minimo a 10 euro, mantenimento del Reddito di cittadinanza e innalzamento della soglia minimi delle pensioni a mille euro, sono state, invece, le richieste urgenti presentate dall’Unione Sindacale di Base. La confederazione ha ringraziato il ministro per la convocazione, augurandosi che non si sia trattato di un caso isolato, ma l’inizio di “una stagione in cui venga riconosciuto a tutti i livelli il pluralismo sindacale”. L’Usb ha, poi, chiesto di “reintrodurre un meccanismo di crisi di tutela integrale dei salari e degli stipendi dall’anticipo” per sostenere l’occupazione, soprattutto giovanile, e, per quanto riguarda le pensioni, “l’uscita dalle previsioni della legge Fornero” e la soluzione del problema del “valore economico delle pensioni in essere e future”.