Lavoro: la maggioranza degli italiani è sfiduciata dalle scarse prospettive di carriera

Secondo gli ultimi dati che emergono dal report “Italian Lives” (Ita.Li), l’indagine longitudinale e pluriennale quanti-qualitativa promossa dall’Istituto IASSC del dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca, più della metà dei lavoratori italiani è sfiduciato delle scarse prospettive di carriera e dei livelli sia di impegno fisico che di stress troppo elevati sul posto di lavoro. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati percepisce come abbastanza adeguati retribuzione, orari, riconoscimento del merito e supporto relazionale. Dall’indagine rmerge una qualità disuguale del lavoro italiano. Per le donne delle generazioni X e Millennials, l’ingresso nel mondo occupazionale avviene tre anni in ritardo rispetto ai maschi e impiegano un mese in più a uscire dal primo episodio di disoccupazione.

Mismatch tra domanda e offerta

Dalle domande di Ita.Li dedicate alla qualità del lavoro, rivolte a circa 4mila soggetti “emergono gli aspetti ritenuti meno attraenti che potrebbero essere all’origine del crescente mismatch tra domanda e offerta, ovvero di scelte di rifiuto, dimissioni e/o cambiamento da parte dei lavoratori. Il Bollettino Excelsior di settembre, realizzato da Unioncamere con Anpal riporta che dei 531mila profili di offerte di lavoro, ben il 48 per cento resterà vacante”, spiega Serafino Negrelli, docente dell’Ateneo, direttore dell’Istituto IASSC e direttore scientifico del Festival. E così, dai dati raccolti si ricava che il 54,4 per cento del campione ritiene scarse le prospettive di carriera. Il 56,2% ritiene che il lavoro lo impegni molto fisicamente e il 59,3% si sente sotto pressione per ritmi e scadenze temporali. I dati sono stati presentati all’Università di Milano-Bicocca durante l’incontro di inaugurazione della settima edizione del Festival delle Trasformazioni, la rassegna di eventi, dibattiti e mostre organizzata dal dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’ateneo milanese e da Rete Cultura Vigevano, che quest’anno ha come tema principale “Vita & lavoro: gli orizzonti del domani” e continuerà fino al 1° ottobre. L’incontro è stato aperto dai saluti della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e della direttrice del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, Sonia Stefanizzi.