Inps: “Assegno di inclusione, accolte 698.000 domande”

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Società
  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura
Al momento stai visualizzando Inps: “Assegno di inclusione, accolte 698.000 domande”

Il primo Osservatorio sulle misure di contrasto alla povertà e di inclusione sociale

L’Istituto nazionale della previdenza sociale ha pubblicato il primo report dell’Osservatorio statistico dedicato alle nuove misure di sostegno economico: l’Assegno di inclusione e il Supporto formazione lavoro. Al 30 giugno 2024, sono state accolte quasi 700 mila domande per l’Adi, coinvolgendo circa 1,7 milioni di cittadini. Per il Sfl, sono state accettate 96.000 domande, con la prestazione già erogata agli aventi diritto. Il report dell’Osservatorio statistico dell’Inps offre una panoramica completa delle due misure. Include una sintesi del quadro normativo e una serie di dati quantitativi, arricchiti da tavole statistiche. L’analisi copre il periodo dal primo mese di operatività delle misure (settembre 2023 per il Sfl e gennaio 2024 per l’Adi) fino a maggio 2024, ultimo mese con dati consolidati per i pagamenti. A maggio 2024, il numero di nuclei familiari beneficiari dell’Adi era pari a 625mila, con un importo medio mensile erogato di 618 euro.

Composizione dei nuclei beneficiari

L’Inps ha anche delineato la composizione dei 625mila nuclei beneficiari dell’Adi presi in considerazione nello studio. Nello specifico in 260mila sono presenti minori, in 239mila sono presenti disabili; in 297mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età e in 6mila ci sono persone in condizioni di ‘svantaggio’. Per quanto riguarda Sfl, i beneficiari tra settembre e dicembre 2023 erano 33.000, aumentando a 93.000 tra gennaio e maggio 2024. Complessivamente, le domande accolte per Sfl fino al 30 giugno 2024 sono state 96.000, di cui il 57% donne e il 50% persone tra i 50 e i 59 anni.

Cosa sono

L’Assegno d’inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’Isee, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Il Supporto Formazione Lavoro è invece una misura di attivazione al lavoro tramite la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro, qualificazione e riqualificazione professionale, politiche attive del lavoro, comunque denominate, progetti utili alla collettività, servizio civile universale. Rappresenta una misura dinamica e innovativa che ha l’obiettivo di accompagnare e preparare i partecipanti all’ingresso nel mercato del lavoro, evitando di lasciarli soli nel momento in cui le loro competenze non risultano ancora allineate con le richieste del settore. Piuttosto che considerarla come un semplice sussidio, SFL va visto come una politica attiva strutturale volta a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, riflettendo la necessità di un approccio integrato tra formazione e occupazione in un contesto economico in evoluzione.