Una giornata importante per gli amanti della storia e, perché no, della comodità. È stato inaugurato questa mattina il Frecciarossa 1000 (il nuovo servizio ferroviario nato dalla collaborazione tra il ministero della Cultura e FS) che ogni terza domenica del mese collegherà Roma direttamente con Pompei per un viaggio di un’ora e 47 minuti. Ritorno la sera stessa, in due ore e un quarto. Sul treno, partito dalla Stazione Termini dal binario 1 destinazione Campania, anche la premier Giorgia Meloni per la quale l’Italia sa prendersi cura del suo patrimonio artistico, “il punto è riuscire a metterli a disposizione in modo semplice e confortevole ai turisti che oggi hanno pretese giustamente sempre più alte”. Obiettivo, ora, “mettere insieme la nostra cultura e la nostra tradizione con la modernità”. Per il Presidente del Consiglio c’è una grande competitività nel mondo che si fa strada e per questo motivo il Paese “non può rimanere indietro, adagiandosi solo al suo straordinario patrimonio che abbiamo al quale questo governo dimostra la massima attenzione”.
Obiettivo, aumentare le corse
A Pompei, anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che si augura il successo dell’iniziativa cosi da “aumentare il numero delle corse”. Ma il sito archeologico ai piedi del Vesuvio è un patrimonio da tutelare e valorizzare sempre di più e quindi “sto provvedendo a finanziare nuove opere di scavo, nuovi investimenti e miglioramenti di servizi”. Per il Ministro luoghi come quello di Pompei, come altre bellezze dell’Italia, “sono la geografia identitaria del nostro popolo, e sono anche una grande opportunità di sviluppo socio-economico”.
Sul treno hanno viaggiato anche l’amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris, l’ad di Trenitalia Luigi Corradi, il Direttore generale Musei del ministero della Cultura Massimo Osanna e alcuni studenti universitari della facoltà di Archeologia.
Polemiche in stile Orban
Da segnalare le polemiche nate dal fatto che i giornalisti al seguito dell’inaugurazione sono stati fatti viaggiare in un vagone diverso rispetto a quello della Meloni, senza quindi aver nessuno contatto con la Premier. Per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni un modo di fare in stile Ungheria: “Evidentemente Palazzo Chigi usa protocollo Orban. Quando i potenti fanno così hanno paura della realtà. Come disse Flaiano, hanno spostato la soglia del ridicolo”.