Tra le mete italiane estive la preferita dai turisti è Roma. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Fipe, che ha analizzato i profili dei visitatori per ottimizzare l’offerta turistica anche in chiave gastronomica. Ma occhio alle recensioni truffa.
Tra le città d’arte la Capitale mantiene il primo posto come destinazione preferita estiva dai turisti stranieri davanti a Venezia, Firenze e Milano. Nonostante la domanda per i mesi di luglio, agosto e settembre sia inferiore rispetto ai numeri della primavera, si notano dei picchi nei primi weekend di luglio e nelle prime due settimane di agosto, con una permanenza media di 3,8 notti. I dati affermano che a dominare la scena estiva romana sono gli statunitensi con il 31,6%, seguiti dagli italiani con il 14,9% e dai tedeschi con il 5%. Se solitamente sono le coppie a formare il segmento maggiore di visitatori, in questo specifico periodo dell’anno a essere protagoniste e a mettersi in viaggio sono le famiglie.
È quanto emerge dal report realizzato da Fipe Roma (Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Roma) in collaborazione con Lybra Tech e il contributo della Camera di Commercio di Roma, che sottolinea anche l’importanza del cosiddetto turismo gastronomico. La valorizzazione dei prodotti locali e la digitalizzazione dei ristoranti risultano dall’indagine la chiave centrale per attirare i viaggiatori. Il progetto “Ristorante tipico romano 2.0”, per il quale è stato promosso lo studio, ha, infatti, l’obiettivo di supportare le realtà locali offrendo la capacità di intercettare flussi turistici interessati a percorsi esperienziali e tipici culinari.
«Il ricorso ai dati consente di connettere i risultati conseguiti dal singolo imprenditore con il contesto economico in cui si muovono i suoi clienti – sottolinea Fulvio Giannetti, CEO di Lybra Tech –. Analizzarne periodo di arrivo, provenienza e durata della permanenza consente ad alberghi, ristoranti e negozi di massimizzare i guadagni lavorando più volte al giorno sul prezzo e di gestire in maniera più intelligente manodopera e magazzino. Senza contare che conoscere in anticipo la qualità dei flussi turistici consente al commerciante di ideare campagne marketing più accurate sia dal punto di vista della scontistica che dal punto di vista del messaggio promozionale”.
La Fipe, però, lancia anche l’allarme delle false recensioni che popolano il web legate allo al turismo eno-gastronomico. Numerose agenzie chiedono grandi somme di denaro in cambio di feedback positivi online e di followers fake, obbligando i ristoratori – bombardati di messaggi e ricatti – ad accettare le condizioni. Per chi rifiuta scatta la ritorsione: commenti negativi e danni all’immagine, che penalizza il lavoratore onesto e avvantaggia l’imprenditore scorretto. Fipe porta avanti la campagna contro questo sistema che danneggia il mercato del food e disorienta i turisti nella ricerca dei locali.
Conclude il Presidente Fipe Roma, Sergio Paolantoni: “L’importanza della qualità delle recensioni on line e soprattutto la possibilità di identificare chi scrive le recensioni acquista ancora più valore nei mercati turistici sui quali il comparto della ristorazione si confronta quotidianamente in una città come Roma, che quest’anno ha superato 40 milioni di presenze. Il viaggiatore orienta le proprie scelte utilizzando Google e Trip Adivisor nei suoi giorni di permanenza a Roma, per cui è di fondale importanza contrastare questo fenomeno sensibilizzando e tutelando l’immagine del settore”.