La riforma del fisco con il doppio impegno verso il contribuente di essere più semplice ed efficiente così come la drastica stretta sul Reddito di cittadinanza, che punterà finalmente su formazione e lavoro, sono due decisioni del Governo che portano verso l’attesa semplificazione del rapporto del cittadino con lo Stato.
Finalmente la svolta
Come hanno sottolineato il premier Giorgia Meloni e il vice ministro alle finanze, Maurizio Leo si tratta nel caso del fisco di una riforma: “che gli italiani hanno atteso da 50 anni”. Siamo d’accordo con questa osservazione e rivendicazione politica del Centrodestra perché per troppi anni, le riforme sono state oggetto di riflessioni e confronti interminabili, dove alla fine si è concluso poco.
Metodo Casellati e Parti sociali
Il grande passo verso la ricerca di soluzioni innovative sono oggi una realtà. Da ricordare anche l’impegno del Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati che ha attivato più di una iniziativa di dialogo costruttivo coinvolgendo le parti sociali, come sottolinea lo stesso ministero per “acquisire un quadro delle criticità percepite e delle possibili soluzioni”. L’impostazione di questo percorso di ascolto ribattezzato “Metodo Casellati”, porterà secondo l’auspicio di tutti verso novità positive di efficienza e responsabilità.
Semplificare per migliorare
Sono state ben 60 le Associazioni di categoria interessate alle audizioni per il Piano di semplificazioni.
Un numero che fa comprendere come il tema sia particolarmente sentito dal tessuto produttivo e non solo da quello, è infatti un argomento che interessa anche il mondo del volontariato, dei giovani, così come della terza età. Ritardi e incongruenze alzano barriere verso il cittadino e lo Stato ma anche verso chi intenda iniziare una nuova attività, creda in un progetto imprenditoriale e di vita. Le aziende che vogliono assumere sconfinano in un labirinto di norme che creano sfiducia e spesso anche rinuncia.
Il salto di qualità per l’Italia
Liberare il cittadino e le imprese – senza ovviamente alterare i vincoli della legalità – dalla mala burocrazia può portare l’Italia ad un salto di qualità di partecipazione democratica e un beneficio dell’economia perché si dà spazio a forze nuove, si ricrea un patto virtuoso tra cittadini e istituzioni. Le semplificazioni devono riguardare i tanti aspetti della vita quotidiana. Vogliamo, ad esempio, ricordare che vanno semplificati gli accessi alle piattaforme web di sistemi rivolti al pubblico come Inps, Poste, Comuni, Asl, o per le imprese che devono comunicare con istituzioni preposte al lavoro, incentivi e credito.
Sanità sia impegno comune
In particolare in ambito sanitario il Governo apra un dialogo incisivo con le Organizzazioni dei medici e delle direzioni sanitarie, per ridurre quella autentica bruttura disumana, delle file d’attesa per esami e interventi. Ci sono cittadini che hanno un estremo bisogno di sottoporsi a dei controlli che non hanno né tempo per rinvii inammissibili né soldi per andare a cliniche private a pagamento.
Il Servizio sanitario nazionale deve tornare ad essere protagonista nell’ambito del rapporto cittadino e diritto alla salute. Non è un tema secondario per una nazione che invecchia, che ha un Servizio sanitario che è al limite del crollo. Tra sindacati e ministro per la Salute Orazio Schillaci c’è una volontà comune di portare avanti un confronto difficile ma a tutto campo sui problemi. Si arrivi presto, i sindacati dei medici auspicano settembre, ad un patto e al rinnovo dei contratti di lavoro.
Sui temi Centrodestra attrattivo
Il voto su Rdc (che ora impone formazione e lavoro), e Fisco ha portato anche una novità politica. Una maggioranza di Governo coesa che ha avuto il sostegno anche di Azione-Italia viva. Un voto più ampio che fa sperare che nel prossimo futuro ci sia una politica sempre più attenta ai problemi, alle soluzioni che i cittadini attendono. Meno ideologia e più riforme, più semplificazioni e meno mala burocrazia, una novità che è già di per sé una grande riforma.