Con l’America e Trump, per gli sforzi di pace e cooperazione

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I nostri auguri al 47° Presidente degli USA per rafforzare i legami con L’Italia e l’Unione europea

Mattarella e Meloni e quella incrollabile amicizia tra Washington e Roma. Per le nostre imprese e per il Paese la spinta di Elon Musk all’innovazione e lo sviluppo

L’elezione di Donald Trump a 47esimo presidente degli Stati Uniti segnerà una svolta che noi confidiamo sia positiva per l’Italia, l’Europa e il Mondo. Il nostro non è solo un auspicio ma un impegno costruttivo nel solco delle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “I nostri Paesi sono uniti da inscindibili vincoli di amicizia e collaborazione, cementati dalla condivisione dei valori democratici e dalla comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole”, sottolinea il Capo dello Stato. Per il premier Giorgia Meloni Italia e Stati Uniti sono: “Nazioni ‘sorelle’ legate da un’alleanza incrollabile. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più”.

Priorità fermare i conflitti

Le Istituzioni Italiane ai massimi livelli sono concordi negli auspici e nella comunanza di valori e relazioni propositive e fattive. Sono parole che saranno animate da impegni e traiettorie comuni ad iniziare dalla stabilità geopolitica con il lavorare per la fine della guerra in Ucraina e dei conflitti in medio Oriente. Questi sono i primi punti nella agenda internazionale. Sull’Ucraina c’è da costruire quella “pace giusta” che l’Occidente e l’Italia in primo luogo chiedono, con l’obiettivo di promuovere stabilità e sicurezza.

L’auspicio della Santa Sede

Sono molteplici le voci che indicano nel presidente degli Stati Uniti un elemento di composizione dei conflitti. Sono annunciati prossimi incontri con capi di Stato, in particolare c’è l’impegno nel porre fine alla guerra subita dal martoriato ed eroico popolo Ucraino. C’è urgenza di azioni concrete, giuste e condivise. Sappiamo che la pace viene incessantemente invocata dal Santo Padre che ricorda le vittime innocenti e la violenza distruttrice dei conflitti. La Santa Sede che ha un ruolo attivo nel cercare le ragioni del cessate il fuoco, con il segretario di Stato, Pietro Parolin si rivolge al presidente USA con un auspicio. “Speriamo che davvero faccia finire le guerre. Possa davvero essere un elemento di distensione e di pacificazione”.

Italia e Ue, dialogo con gli Usa

Altri aspetti per l’Italia e l’Europa sono importanti, ne citiamo due: il commercio e lo sviluppo tecnologico. Sul primo tema troviamo giusta l’osservazione del presidente del Consiglio italiano nel recente vertice Ue che parafrasando il presidente americano Kennedy, sottolinea: “Non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l’Europa debba fare per se stessa”. Questo il punto ad iniziare dall’Italia che vede una stagione economica in bilico tra difficoltà dell’industria e il record del turismo. Dobbiamo puntare alla produttività con sostegni alle piccole imprese e piccole industrie che sono il vero motore dell’economia nazionale. così per rafforzare il nostro appeal turistico dobbiamo tutelare e valorizzazione lo straordinario patrimonio culturale, storico e architettonico dell’Italia.

Una spinta da Elon Musk

Sulla innovazione possiamo giocare un asso, la stima e l’amicizia maturata tra il premier Giorgia Meloni e il visionario imprenditore di rilevanza mondiale, Elon Musk, oggi accanto al presidente Trump in un ruolo politico di primo piano. Alla domanda su Musk, Meloni ha ribadito come sia un “valore aggiunto del nostro tempo e un possibile interlocutore”. Noi ci spingiamo avanti, diciamo che Elon Musk può dare una spinta all’innovazione delle aziende italiane, e sarebbe per noi, grazie alle capacità dei nostri imprenditori e giovani, uno straordinario slancio positivo.

I nostri auguri al Presidente

Da parte nostra nell’augurare buon lavoro al 47° presidente degli Stati Unici ci proponiamo di confermare e potenziare una solida alleanza, nuove strategie di partenariato, unite alla profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington.