Meloni: “Abbiamo commesso degli errori, ma una politica senza coraggio è solo sopravvivenza”

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Messaggio del Premier all’Assemblea nazionale dell’Anci: “I sindaci ogni giorno fanno la differenza”

“Abbiamo commesso degli errori? Non c’è dubbio, Ma una politica senza coraggio, senza determinazione, senza la capacità di osare, non è politica. È sopravvivenza, amministrazione del potere, gestione dell’ordinario”. Un concetto, questo, che non rientra nel modus operandi del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che ieri ha voluto far presente intervenendo in video collegamento all’Assemblea Nazionale dell’Anci svoltasi a Torino. L’occasione per ammettere che il suo governo non è immune da errori, ma per rivendicare allo stesso tempo l’importanza di una leadership coraggiosa e determinata. Il Premier ha poi ribadito l’impegno del suo esecutivo a superare schemi ideologici: “Non ci piace ragionare per preconcetti”, aggiungendo che l’obiettivo resta il confronto costruttivo con l’interesse dei cittadini come bussola guida.

Ruolo cruciale

Nel corso del suo intervento il Primo Ministro ha chiaramente rivolto un messaggio di riconoscimento e sostegno ai sindaci, sottolineando il loro ruolo cruciale nella gestione delle comunità locali. Meloni ha anche affrontato temi centrali come il Pnrr, la semplificazione amministrativa e il rafforzamento delle risorse per gli enti locali. “I sindaci sono il volto più prossimo dello Stato, i primi difensori dei cittadini”, le sue parole. “Ogni giorno vi prendete cura delle persone e delle comunità che vi sono state affidate, spesso con mezzi inadeguati. Fare il sindaco è un po’ una vocazione e non tutti hanno questo dono”.

Il Premier ha anche evidenziato anche la doppia responsabilità di chi guida l’Associazione nazionale comuni italiani, definendola un compito che richiede non solo la gestione della propria comunità, ma anche la rappresentanza delle istanze dei Comuni presso le istituzioni nazionali. Rivolgendo le sue congratulazioni al neo-presidente Gaetano Manfredi, ha garantito che il governo sarà un interlocutore attento e disponibile.

La sfida del Pnrr

Successivamente il Presidente del Consiglio ha toccato il tema del Pnrr, descritto come una sfida fondamentale per l’Italia e ha riconosciuto il ruolo centrale dei Comuni come soggetti attuatori per interventi che valgono complessivamente 40 miliardi di euro: “I Comuni hanno dato contributi significativi ai risultati raggiunti, ma non sono mancate criticità”, ha comunque ammesso.

Meloni ha voluto poi sottolineare che il Paese è oggi “primo in Europa per obiettivi raggiunti e per l’avanzamento finanziario del Piano”. Ma ha riconosciuto le difficoltà incontrate dalle amministrazioni locali, legate in particolare alla carenza di risorse umane e competenze tecniche. Per affrontare queste sfide, il governo ha introdotto il decreto Sud, che permetterà di assumere 2.200 funzionari a tempo indeterminato utilizzando fondi europei, con un focus sulle regioni meridionali.

Pubblica amministrazione e abuso d’ufficio

Tra i punti centrali del suo intervento, Meloni ha evidenziato le misure adottate per migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione. L’esecutivo ha stanziato circa 8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti e pianificato oltre 350.000 nuove assunzioni entro il 2025: “Ci sono ancora tanti problemi da risolvere, ma la direzione intrapresa è quella giusta”.

Un altro argomento cruciale affrontato è stato quello della “paura della firma”, un problema che spesso paralizza gli amministratori locali per il timore di incorrere in procedimenti giudiziari. Meloni ha rivendicato con orgoglio l’approvazione di norme che garantiscono maggiore certezza legale agli amministratori, assicurando serenità a chi agisce nella legalità.

Salvini e il terzo mandato

Presente a Torino ‘di persona il Vicepremier Matteo Salvini che ha colto per ribadire la sua posizione favorevole al “terzo mandato”per gli amministratori locali, sostenendo che, se un sindaco si dimostra capace e apprezzato dai suoi cittadini, dovrebbe avere il diritto di continuare a governare senza restrizioni. Secondo ilMinistro dei Trasporti, questa libertà di scelta dovrebbe valere non solo per i primi cittadini, ma anche per i governatori regionali e tutte le cariche elettive: “Non c’è nessun limite di mandato per parlamentari, senatori e ministri, non si capisce perché un sindaco debba avere questo limite”.

Lollobrigida plaude Fitto

Al Lingotto di Torino c’era ieri anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha preso la palla al balzo per tornare sulla Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione, un qualcosa che rappresenta un momento chiave per il Paese nello scenario europeo: “Questa nomina sbugiarda in maniera chiara chi immaginava un’Italia guidata da Meloni più debole nei contesti europei”, ha dichiarato, rispondendo alle critiche di chi aveva ipotizzato un isolamento politico del governo italiano a Bruxelles. “Per la prima volta avremo un Vicepresidente esecutivo che coordinerà le politiche dell’agricoltura, della pesca, del turismo e della coesione europea, con un portafoglio da quasi 1.000 miliardi di euro”.