Bollette, fine dei contratti del mercato tutelato. Mdc: “Consumatori in balia dei call center”

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In questi giorni milioni di italiani stanno ricevendo le bollette di chiusura dei contratti legati al mercato tutelato dell’energia elettrica, un servizio che ha garantito fino a ora tariffe regolamentate e una certa protezione contro i rincari eccessivi. Con la chiusura definitiva del mercato tutelato, molti consumatori si trovano ad affrontare una transizione obbligata verso il mercato libero, senza una guida chiara su come orientarsi in questo nuovo contesto. Questo passaggio rischia di lasciare molti utenti vulnerabili alle truffe, soprattutto quelle telefoniche, che sfruttano la confusione e la mancanza di informazioni chiare per proporre contratti ingannevoli e spesso più costosi. Al centro della preoccupazione c’è il fatto che, con la fine del mercato tutelato, gli utenti che non hanno ancora scelto un nuovo fornitore nel mercato libero verranno automaticamente trasferiti al Servizio a tutele graduali. Questo servizio è gestito da operatori selezionati tramite procedure concorsuali da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), e offre condizioni economiche transitorie che, in molti casi, risultano attualmente più vantaggiose rispetto a quelle del mercato libero. Ma l’Acquirente unico, l’ente responsabile di garantire una transizione informata, non è riuscito a fornire una guida efficace per tutti i consumatori nonostante gli sforzi profusi. Le associazioni dei consumatori, come il Movimento difesa del cittadino, hanno cercato di colmare questa lacuna, informando e assistendo gli utenti, ma gli sforzi non sono ancora sufficienti a proteggere tutti gli utenti dai rischi del mercato.

Cosa devono fare i consumatori?

Dopo aver ricevuto la bolletta di chiusura dal proprio operatore del mercato tutelato, è fondamentale che i consumatori verifichino se ci sono somme a loro favore da riscuotere e, soprattutto, quale operatore del Servizio a tutele graduali subentrerà nel contratto, in base alla propria residenza. La mancata scelta consapevole di un nuovo fornitore può portare a condizioni contrattuali meno favorevoli e a un incremento dei costi energetici nel lungo periodo. Per aiutare i consumatori a navigare tra le varie offerte disponibili nel mercato libero, il Movimento difesa del cittadino ha realizzato una guida gratuita. Questo strumento è essenziale per chi desidera fare una scelta ponderata e consapevole, evitando le trappole più comuni. Tra i consigli pratici forniti dalla guida, spicca l’importanza di confrontare attentamente le offerte utilizzando portali ufficiali e certificati, come il comparatore di offerte dell’Arera. È cruciale verificare le condizioni contrattuali, prestando particolare attenzione alle clausole, ai costi nascosti e alle eventuali penali. Mdc invita anche a diffidare delle offerte troppo allettanti, che spesso nascondono costi maggiori nel lungo periodo. Inoltre, è fortemente consigliato di non cedere alle pressioni dei call center, prendendosi il tempo necessario per valutare ogni offerta nel dettaglio prima di prendere una decisione. Secondo i dati più recenti, al termine del 2023 circa 10 milioni di famiglie erano ancora servite dal mercato tutelato. Inoltre, il 35% dei consumatori domestici non ha ancora effettuato una scelta consapevole tra le offerte del mercato libero. Questo significa che milioni di italiani potrebbero essere esposti al rischio di truffe e a contratti poco trasparenti.