Consiglio dei Ministri, ok al decreto fiscale. Novità su Irpef, Ires e lavoro autonomo

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E Mattarella celebra la Giornata delle persone con disabilità: “Inclusione e dignità pilastri di una società più giusta”

In una seduta durata appena sei minuti, il Consiglio dei Ministri di ieri presieduto da Giorgia Meloni ha approvato a Palazzo Chigi una serie di provvedimenti chiave per il sistema fiscale, il welfare e lo sviluppo territoriale. Tra i punti centrali della giornata, dunque, il via libera definitivo al decreto fiscale, la revisione di Irpef e Ires, l’assegnazione della quota statale dell’otto per mille per progetti contro le dipendenze e nuove deleghe di governo.

La riforma fiscale

Entrando nello specifico di quanto accaduto ieri, su proposta del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato approvato in via definitiva il decreto legislativo che rivede il regime impositivo sui redditi, in linea con la legge delega fiscale del 2023. La riforma mira a semplificare il sistema tributario e ad aumentare la competitività economica, tenendo conto dei pareri delle Commissioni parlamentari e dell’intesa raggiunta in Conferenza unificata. Una delle novità principali riguarda i redditi da lavoro autonomo. Il decreto semplifica questa categoria reddituale, avvicinandola alle modalità di determinazione del reddito d’impresa. Tra le innovazioni più significative spicca la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale: “Questa misura è pensata per favorire la crescita e la competitività dei professionisti, incentivando la collaborazione e l’efficienza all’interno del settore”, ha spiegato il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

Redditi agrari

Il decreto dedica particolare attenzione anche ai redditi agrari, introducendo regole che valorizzano colture innovative come le vertical farm e le colture idroponiche. Si tratta di una svolta significativa per il settore agricolo italiano, sempre più orientato verso soluzioni tecnologiche e sostenibili: “Queste modifiche sono progettate per sostenere un’agricoltura moderna e innovativa, rendendo il nostro Paese all’avanguardia anche dal punto di vista fiscale”, ha aggiunto il Viceministro. L’obiettivo è incentivare l’adozione di nuove tecnologie in agricoltura, che possano aumentare la produttività e ridurre l’impatto ambientale.

Altri interventi

Il decreto introduce anche rilevanti novità per il reddito d’impresa. Tra queste, una riduzione del doppio binario civile-fiscale, che dovrebbe semplificare la gestione contabile e fiscale delle aziende. Altri interventi riguardano la regolamentazione della scissione per scorporo e le operazioni di conferimento e liquidazione: “Questi cambiamenti mirano a garantire maggiore trasparenza e omogeneità nelle operazioni aziendali, semplificando i processi per le imprese”, ha spiegato Leo.

Inoltre il governo ha deciso di prorogare, d’intesa con la Commissione europea, il regime della tonnage tax che consente alle imprese di beneficiare di un trattamento agevolato basato sulla capacità delle navi, anziché sui redditi effettivi, offrendo così un vantaggio competitivo alle aziende italiane in un mercato globale.

Un’altra area di intervento riguarda le aliquote delle società di comodo, con un focus particolare sulle società immobiliari e da partecipazione. L’obiettivo è migliorare la determinazione del reddito di queste categorie, in modo da rendere il sistema fiscale più equo e adeguato alla realtà economica delle imprese

Nuove deleghe

Nel corso della riunione, il Ministro senza portafoglio Tommaso Foti ha ricevuto le deleghe agli Affari europei, all’attuazione del Pnrr e alle politiche di coesione. Il Primo Ministro ha evidenziato che il coordinamento delle politiche per il Sud rimarrà di sua competenza, ribadendo l’importanza del Mezzogiorno come motore economico del Paese. Nel 2023, il Sud ha registrato un Pile un’occupazione in crescita sopra la media nazionale, con un forte impulso alle esportazioni. “È nostra intenzione proseguire con ancora maggiore determinazione su questa strada, rafforzando incentivi, infrastrutture e investimenti”, le parole di Meloni.

Otto per mille: risorse contro le dipendenze

Un altro provvedimento significativo preso riguarda l’assegnazione della quota statale dell’otto per mille Irpef non destinata dai contribuenti. I 63,6 milioni di euro disponibili saranno utilizzati principalmente per progetti volti alla prevenzione e al recupero dalle tossicodipendenze e dalle dipendenze patologiche. In particolare, verranno finanziati 33 progetti per un totale di 10,4 milioni di euro, mentre il residuo verrà destinato a ulteriori interventi. Il Consiglio dei Ministri ha sottolineato l’urgenza di azioni mirate verso le fasce giovanili, promuovendo il reinserimento dei soggetti fragili nelle comunità terapeutiche. “Questo è un investimento che tocca la salute, il benessere sociale e l’ordine pubblico, rappresentando un tassello fondamentale nella lotta alle dipendenze” è stato spiegato in una nota diramata da Palazzo Chigi

Da segnalare infine che su proposta del Ministro del Lavoro Marina Calderone è stata avviata la procedura per la nomina di Mario Pepe a Presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione.

Mattarella e i diritti delle persone con disabilità

La giornata ha coinciso con la celebrazione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, occasione in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito l’importanza di costruire una società più inclusiva. Tramite un messaggio, il Capo dello Stato ha sottolineato come la Convenzione Onu del 2006 rappresenti un pilastro fondamentale per il rispetto della dignità delle persone con disabilità. “La riforma della condizione della disabilità in Italia, con il focus sulla vita indipendente, i progetti personalizzati e l’inclusione lavorativa, è un’opportunità preziosa” ha dichiarato Mattarella. “Nulla su di noi, senza di noi” rimane il principio guida, con un impegno costante richiesto a tutti i livelli istituzionali.

Conferenza per i 30 anni delle Assemblee Regionali

Il Presidente è intervenuto ieri anche alla cerimonia per il trentennale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, tenutasi a Montecitorio. L’evento, introdotto dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana, ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti regionali e europei.